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Inzaghi: “Inter, gare vanno chiuse prima. Noi favoriti? A qualcuno fa comodo così”
Alla fine vittoria è stata, l'Intersi è presa i tre punti contro il Venezia e si porta, momentaneamente a meno uno, dalle prime della classe, Napoli (domani gioca contro la Lazio alle 20.45) e Milan (gara contro il Sassuolo alle 15). Come al solito la squadra nerazzurra ha creato molto ma è riuscita a concretizzare un solo gol, fino al 96esimo, quando è arrivato il rigore concesso a Lautaro, che lui stesso ha realizzato. Alla fine della partita contro il Venezia, Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Skysport:
-Contento della prestazione?
Ottimo momento. Abbiamo chiuso una settimana importante. Era la terza partita in sei giorni. Questa è stata una partita di personalità. Espresso un ottimo calcio, ma dovevamo fare prima il secondo gol. Tenere la partita aperta non va bene, siamo l'Inter. Dovevamo fare il secondo gol: è la terza partita in pochi giorni, chiudiamo una settimana importantissima.
-Quando senti dire che l'Inter è la più forte del campionato hai reazione positiva o metti le mani avanti?
A me fa piacere. Poi magari per qualcuno è un mettere le mani avanti perché l'Inter è campione d'Italia. Doveva essere un anno di ricostruzione, di transizione, salvataggio della società. Sono arrivato qua: i dirigenti mi stanno aiutando, i ragazzi sono straordinari, stiamo crescendo, i ragazzi devono ancora fare strada, abbiamo messo giocatori funzionali nel progetto ma giocano in una squadra nuova. Il primo obiettivo è stato centrato e fino alla fine di febbraio pensiamo al campionato. Eccezion fatta per la gara con il Real, a Madrid andremo a fare la nostra partita.
-Inzaghi ha inculcato nella testa nei giocatori che bisognava dimostrare di aver vinto a prescindere da chi è andato via?
Non c'è stato bisogno. Alleno grandissimi calciatori e grandi uomini. Ci siamo messi subito al lavoro. Ci è mancato anche Eriksen che l'anno scorso ha fatto un girone di ritorno strepitoso. Abbiamo preso giocatori funzionali che stiamo integrando. Dobbiamo portare avanti la nostra crescita passo dopo passo. Come stiamo facendo adesso.
-Due esterni sono due sorpresa di questa squadra: Darmian e Perisic. Gli hai chiesto qualcosa di diverso da un anno fa?
Stanno facendo molto bene. Dispiace per il problemino di Darmian, speriamo non sia nulla di grave: ha chiesto il cambio, c'è un po' di preoccupazione perché è un giocatore importante. Calhanoglu sta crescendo tanto e alla fine del primo tempo si faceva massaggiare gli adduttori quindi ho deciso di toglierlo dopo 10 minuti nel secondo tempo.
-Se dico Walter Zenga pensi all'Inter?
Beh, sicuramente. È stato un grandissimo portiere, ha vinto tanto in questa società.
-Il battello?
Eravamo in pochi: su 22 solo 2 avevano giocato a Venezia. Io avevo un bel ricordo: ci avevo giocato da calciatore con la Lazio.
-Quanto è bravo il ct della Svizzera?
Lo avevo conosciuto a Formello con Tare. Era stata una chiacchierata piacevole. Avevo capito che è un allenatore preparato. Ha ereditato la panchina di Pektovic e non era semplice. Ci ha costretto (l'Italia.ndr) agli spareggi ma a Roma ha fatto una grande partita, organizzata, contro i campioni d'Europa. Bisogna fargli i complimenti.
(Fonte: Skysport)
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