Focus sulla prestazione del centrocampista nerazzurro in Italia-Albania di ieri: prezioso per la capacità di abbinare quantità e qualità
"Come farne a meno, dove lo trovi un altro così. Se nessuno in questo mondo è insostituibile, Barella sta diventando per l’Italia l’insostituibile". La premessa del Corriere dello Sport è più che legittima. Ripensando a Italia-Albania di ieri, si capisce quanto sia stato importante per Spalletti il recupero in extremis del centrocampista dell'Inter.
A suon di giocate preziose ha traghettato i compagni (di nazionale e di squadra) fuori dall'imbarazzo dopo l'iniziale 0-1. Prosegue dunque il quotidiano: "Dopo il karakiri, non fa una piega. Non si spettina neanche. Il gioco riprende e il gioco lo fa lui. Dà le carte e s’inventa di tutto. In un quarto d’ora, dimostra che cosa sia, che cosa significhi, il giocatore di levatura superiore. Di sicuro, la levatura massima che al momento sia a disposizione di Spalletti. Barella è quel Barella lì, quello che l’Inter vorrebbe tenersi a vita, quello che Inzaghi farebbe giocare anche in barella, quello che tanti club del Rotary mondiale ci invidiano con la lingua di fuori.