A due giorni dall'inizio del campionato, l'Inter affronta tante incognite e la voglia di cucirsi la seconda stella sul petto. Tra paure di mercato e consapevolezze, i nerazzurri hanno chiuso un precampionato tutt'altro che esaltante. Niente paura, però, visto che si inizierà a fare sul serio solo a Lecce sabato sera. Da lì in poi, i margini di errore si assottiglieranno maledettamente. Per fare il punto sulla squadra di Inzaghi quando siamo ormai ai nastri di partenza di un nuovo campionato, FCInter1908.it ha intervistato Xavier Jacobelli, noto giornalista ed ex direttore di Tuttosport.
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ESCLUSIVA Jacobelli: “Skriniar fondamentale. Asllani il futuro. Lukaku? Mi è piaciuto tanto…”
Buonasera direttore. L’Inter ha chiuso un precampionato con più ombre che luci. I tifosi devono preoccuparsi? Cosa non l’ha convinta?
La mia esperienza mi insegna è che una cosa è quando si giocano le partite di precampionato, un'altra è quando si inizia a fare sul serio. E' nell'ordine naturale delle cose che una squadra della forza e della caratura dell'Inter abbia registrato alcuni alti e bassi, con tratti comuni a tutte le squadre che abbiamo visto all'opera in questo periodo in campo. Io credo invece che quest'Inter, se, come mi auguro, riuscisse a confermare un caposaldo come Skriniar, avendo confermando altri pezzi da novanta come Lautaro e Bastoni, e avendo riportato in Italia uno come Lukaku, si candidi allo scudetto. Fermo restando che, anche per una questione di rispetto nei confronti dei campioni d'Italia in carica, il Milan parte favorito. L'Inter, comunque, è subito dietro.
Quali sono, invece, gli aspetti maggiormente positivi?
Intanto Asllani. Sta confermando tutto quanto di molto positivo ha fatto vedere nella seconda parte della scorsa stagione a Empoli. A dispetto della sua giovane età, ha dimostrato fin dalla prima amichevole di avere personalità, carattere, visione di gioco. E stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, che affronta la sua prima grossa esperienza nel calcio professionistico e che ha sfruttato l'occasione operazione sotto la guida di un allenatore di valore come Andreazzoli per mettersi in mostra e indurre l'Inter a ingaggiarlo. Poi Lukaku: a me è piaciuto tantissimo lo spirito con il quale è tornato a Milano. Una vera iniezione di entusiasmo, passione, di voglia di ritrovare emozioni perdute durante l'esperienza al Chelsea. Evidentemente, a Londra si è reso conto della differenza di gruppo e spirito di squadra, al di là dei dissidi con Tuchel.
Quanto può spostare il ritorno di Lukaku nella lotta al titolo?
La sua parte la reciterà eccome. Questo è un formidabile attaccante, in coppia con Lautaro ha segnato 104 gol, ma che da solo, nella sua prima esperienza nerazzurra, ha messo a segno 64 gol in 95 partite. Una media impressionante. Ha il gol nel sangue e sicuramente sarà protagonista di una grande stagione, e non solo per le motivazioni che si porta dietro in questo suo ritorno all'Inter, ma soprattutto perché c'è il campionato del mondo e lui vorrà arrivarci al meglio. Mi aspetto un Lukaku al meglio già nella prima parte di campionato.
Si legge che l’eventuale partenza di Skriniar possa procurare una frattura profonda anche con Inzaghi. Quanto sposterebbe in negativo la sua cessione?
Inzaghi sa perfettamente quali siano le difficoltà in cui Marotta e Ausilio hanno dovuto operare. Non certo per colpa loro, dato che tutto deve essere ricondotto alla decisione presa alla fine del 2020 dal governo cinese, quando Pechino ha chiuso i rubinetti degli investimenti all'estero nel calcio. Fare mercato in queste condizioni non è facile, ma il valore assoluto di Marotta e Ausilio è stato ribadito ulteriormente proprio da questo mercato. Mi auguro che Skriniar rimanga. Credo che l'intelligenza e il pragmatismo di Inzaghi gli consentano di conoscere perfettamente la strategia dell'Inter. Lui, Marotta e Ausilio sanno bene che l'ultima parola spetta a Zhang. Evidentemente, se Skriniar dovesse partire, non sarebbe una decisione tecnica di Marotta e Ausilio, ma il suo addio sarebbe legato a doppio filo a esigenze di bilancio. Mancano alcuni giorni alla fine del mercato e saranno giorni di passione, ma allo stato attuale Skriniar è e rimane un giocatore dell'Inter.
Asllani è il colpo del futuro?
Certamente sì. Con lui l'Inter, penso anche a Bastoni, Barella, Bellanova e altri, guarda sì al presente, ma anche al futuro. Come non pensare anche a Casadei, che ha addirittura suscitato l'interesse del Chelsea e non solo. Spero vivamente che possa restare all'Inter, perché, quando hai un giocatore classe 2003 che non ha ancora esordito in Serie A ma che ha un tale talento, penso sia il caso di valorizzare al massimo dei giovani che l'Inter ha la bravura di crescere, grazie al lavoro di tutto il settore giovanile, guidato da Samaden. Non dimentichiamo il recente titolo di campione d'Italia conquistato dai ragazzi di Chivu. Senza contare che due giovani che giocano in prima squadra, Bastoni e Barella, sono già campioni d'Europa con la Nazionale.
L’Inter affronta una situazione economica tutt’altro che agevole e in pratica Marotta e Ausilio hanno condotto un altro mercato a costo zero. E’ preoccupato dalla piega che ha preso la società nerazzurra?
La proprietà sa che è questa la strada che l'Inter deve seguire. Autofinanziamento e contenimento degli ingaggi: l'addio di Sanchez è andato proprio in questa direzione. Ma è anche vero non ci sono elementi di preoccupazione, dato che questa squadra nell'arco di due stagioni ha vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Mi pare che, come sempre, i numeri schiaccino le parole. Siamo di fronte a una signora squadra e a una signora società che, grazie alla bravura dei suoi dirigenti, di condurre un mercato di rafforzamento. Lautaro, Barella, Bastoni sono rimasti, speriamo resti anche Skriniar. Sono arrivati giocatori importanti, ci sono giovani molto interessanti che premono alle spalle dei titolari. Credo che i tifosi dell'Inter possano ritenersi soddisfatti allo stato attuale.
E’ d’accordo con i tifosi dell’Inter che sperano in un’imminente cessione?
La cessione di una società come l'Inter un conto è teorizzarla e invocarla, un altro è realizzarla. Qui stiamo parlando di una delle società più titolate a livello internazionale. Non stiamo parlando di un club qualsiasi, ma di un grande club. Mi aspetto tantissimo dall'Inter anche in Champions League quest'anno, il nostro calcio ne ha davvero bisogno. Tutti vorrebbero avere sempre i giocatori per vincere scudetto e Champions, ma bisogna essere anche molto realisti. Bisogna anche riconoscere ai dirigenti, a Inzaghi e ai calciatori i meriti di aver riportato l'Inter ai vertici del calcio italiano.
Siamo a pochi giorni dall'inizio del campionato: dovendo fare una griglia, possiamo dire in definitiva che le milanesi partono un passo avanti rispetto alla Juventus?
La vera novità è la Roma, che continua lungo la strada indicata da Mourinho. Viene da un trofeo vinto, ha preso Dybala e Wijnaldum, arriverà Belotti, Zaniolo potrebbe restare. Dunque, la Roma certamente si candida per entrare fra le prime quattro. Le milanesi sono un passo più avanti, ma questo sarà un campionato molto incerto e molto anomalo, soprattutto per il calendario che lo contraddistinguerà e per gli impegni forsennati dei primi tre mesi. Superfluo fare valutazioni ora, ma certamente a oggi le due milanesi partono favorite.
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