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J.Cesar come Al Pacino: “Ci giochiamo tutto, anche la dignità “. E quell’abbraccio…

Daniele Mari

Non si sa se Julio Cesar sia o meno un appassionato di cinema e abbia mai visto “Ogni maledetta domenica”, ma quello che è successo nello spogliatoio del Meazza domenica sera fa tornare alla mente quel discorso di uno strepitoso Al...

Non si sa se Julio Cesar sia o meno un appassionato di cinema e abbia mai visto "Ogni maledetta domenica", ma quello che è successo nello spogliatoio del Meazza domenica sera fa tornare alla mente quel discorso di uno strepitoso Al Pacino in versione Tony D'Amato.

"Ora, noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta", diceva il tecnico degli Sharks. E Julio Cesar, sul 2-0 per il Catania e dopo aver chiesto a Ranieri di poter prendere la parola, non è andato lontano da quei concetti: "Non possiamo continuare così. Ci giochiamo tutto in questo momento e non dobbiamo mollare. Tocca a noi dare la svolta. Non possiamo tradire questa gente. Ricordiamoci che giochiamo nell’Inter, ricordiamoci che siamo stati campioni del mondo e ricordiamoci soprattutto chi siamo. Ora torniamo in campo e vinciamo questa partita, poi vinceremo anche le prossime. Facciamolo anche per la nostra dignità", ha detto il portiere nerazzurro, nella versione riportata dal Corriere dello Sport.

"Stiamo giocando di merda, non possiamo essere ridotti così, non possiamo finire così. Così vuol dire tradire chi fa il tifo per noi, e non solo quelli che sono allo stadio. Noi siamo l’Inter: non siamo questi, questa non è la nostra squadra, quella che ha vinto tutto. Non possiamo mollare adesso: ora reagiamo, torniamo in campo e torniamo a fare l’Inter", nella versione de La Gazzetta dello Sport.

E dopo il discorso, ecco l'abbraccio per ogni singolo compagno. Per ricordare a coloro che hanno vinto tutto con lui che "in questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra, massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro; perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta!"