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L'Inter, pur pagandolo molto, sembra avere trovato il suo condottiero: Joao Mario. Era da tempo che non si vedeva un centrocampista tanto completo all’Inter. La sensazione è che il suo ruolo ideale sia quello di mezzala nel 4-3-3: da quella posizione può fare il regista come - ai tempi - piaceva a Clarence Seedorf. Chi lo osserva quotidianamente in allenamento non ritiene azzardato il paragone con l’olandese per la classe che possiede nel velocizzare o rallentare il gioco a seconda delle circostanze (specialità in cui era maestro pure Thiago Motta) ma pure per la propensione ad accarezzare la palla e a tentare la giocata in verticale (come prova il 2-0 all’Empoli, un diamante per efficacia e semplicità). Il tutto unito a un fisico che ricorda quello di Fernandinho (basta rivedere chi tra lui e Pogba è finito per terra in un duello spalla a spalla nel corso della finale di Euro 2016...). Già da domenica la convivenza con Banega porterà a un piccolo sacrificio per Joao Mario: nel 4-2-3-1 il portoghese finora non è riuscito a esprimere in pieno le sue potenzialità come fatto giovedì sera a Empoli.
(Tuttosport)
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