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Joao Mario ‘tuttofare’, il jolly che gioca ovunque. Simile a Brozo, ma ha due punti in più

Ci siamo: domenica contro il Pescara, Joao Mario, maglia numero 6, è pronto a entrare nel mondo nerazzurro

Riccardo Fusato

Ci siamo: domenica contro il Pescara, Joao Mario, maglia numero 6, è pronto ad entrare a far parte del mondo nerazzurro, e c'è da credere che De Boer lo lancerà subito da titolare. Di certo, il campione d'Europa servirà come il pane al tecnico olandese. Sia che De Boer insista con il 4-3-3, sia che scelga altre strade tattiche. Il perché è presto detto: Joao Mario, da centrocampo in su, sa giocare ovunque. Nello Sporting Lisbona è stato infatti impiegato da centrocampista centrale, da mezzala, da ala destra, da trequartista e addirittura da seconda punta; nel Portogallo lo si è visto anche sulla corsia mancina. Solo per rimanere alla stagione scorsa: 22 gare da esterno destro di centrocampo nel 4-2-3-1 o 4-4-2, 15 volte in mezzo, 4 da trequartista-seconda punta. Un jolly di grandissima qualità, per certi versi simile a Brozovic, ma sicuramente più continuo e disciplinato tatticamente. Nel 4-3-3 giocherà a lato di Banega, quando De Boer opterà per il 4-2-3-1 lo vedremo in diverse zone, potendo dare il cambio anche agli esterni d'attacco (Candreva e Perisic a volte potrebbero rifiatare visto che saranno impiegati anche in Europa League al contrario del portoghese, escluso dalla lista così come Kondogbia, Gabigol e Jovetic). Difficile vederlo nei due mediani nel 4-2-3-1, ma non è escluso che De Boer ci lavori.

(Tuttosport)

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