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E' l'uomo forse che più ha impressionato in questo inizio di stagione in casa Inter; stiamo parlando di Joao Mario che, prima di imbarcarsi per il ritorno in italia ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: " Se sono preoccupato di essere già così in forma? No (ride). Non sono ancora al 100%, ho soltanto iniziato bene. Posso dare e fare molto di più. Ho dovuto saltare la Confederations per un problema al polpaccio. Mi è spiaciuto, ma col senno di poi quei giorni di riposo mi hanno fatto un gran bene"
NUMERO DI MAGLIA -" La 10 mi responsabilizza, è una maglia speciale, soprattutto in questo club. Poi è chiaro che quello che faccio in campo non è determinato dal numero"
POSIZIONE IN CAMPO - " Spalletti mi sta anche utilizzando da vero trequartista. Dove mi trovo meglio? Pur avendo anche delle nozioni da intenditore, attacco meglio di quanto difendo. Ma la cosa decisiva è che la squadra abbia tanto possesso palla. L’anno scorso succedeva poco ed era tutto più difficile"
SPALLETTI -" Quanto si sente la sua mano? Molto, lo stiamo seguendo perché abbiamo capito che questa strada è quella giusta. E la cosa bella è che possiamo crescere ancora tantissimo. Credo che un club come l’Inter avesse bisogno di un allenatore così completo che lavora sulla testa ma anche tantissimo sul campo. Il mister non poteva arrivare sorridendo in una squadra reduce da una stagione simile. Quindi è giusto che sia severo con noi e pretenda tanto"
QUARTO POSTO E SCUDETTO - " Se firmerei per il quarto posto? Abbiamo chiaro l’obiettivo, ma strada facendo mi piace pensare che potremo salire più in alto. Anche allo scudetto? No, non ha senso parlare di primo posto. La Juve è la favorita, il Napoli e la Roma giocano insieme da anni e hanno grande tranquillità. Poi c’è il Milan, che ha cambiato molto. Credo che sotto ai bianconeri sarà una bella battaglia a quattro per i tre posti Champions. Con il Napoli leggermente favorito, perché non ha venduto nessun big"
BORJA VALERO E SKRINIAR -"Cosa mi ha colpito di loro due? Il primo lo conoscevo bene. Mi ha sorpreso Skriniar, è veramente forte e con grande personalità. Malgrado abbia appena 22 anni"
LE COPPE - "Se non fare le coppe può essere un vantaggio? Dipenderà da noi. Il primo obiettivo è tornare in Europa, ma c’è anche la Coppa Italia. E vogliamo vincerla. Quanto mi manca la Champions? Tantissimo, è una manifestazione a parte. E non esiste che un club come l’Inter non la giochi"
(Gazzetta dello Sport)
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