Il merito di Stefano Pioli fin qui è stato quello di rivalutare la rosa dell'Inter, usando una semplice ricetta: dialogo continuo, dose massiccia di tattica e la tendenza a sfruttare al meglio le caratteristiche dei vari giocatori, ovvero poche "invenzioni" e ognuno al proprio posto.
copertina
Joao Mario il tutto fare del centrocampo, Pioli ringrazia. I 45mln adesso pesano meno…
In pochi mesi il portoghese non ha fatto rimpiangere i tanti soldi spesi per averlo in estate
Chi ne ha beneficiato è stato il portoghese Joao Mario, che si sta guadagnando il concreto rispetto di un calcio difficile e diffidente come quello italiano, nonostante - secondo La Gazzetta dello Sport - i 40 milioni+bonus pagati dall'Inter in estate siano ancora tanti.
Joao Mario si è adattato alla realtà della Serie A, mostrando ancora ampi margini di crescita sotto tutti i punti di vista. Con lui sono rinati anche Murillo, Brozovic e Kondogbia, ieri ai margini e oggi di nuovo nel mirino di mezza Europama tornando al portoghese ha dimostrato di saper fare tutto a centrocampo.
Contro il Bologna, infatti potrebbe giocare davanti alla difesa, accanto a Gagliardini. Il tecnico nerazzurro lo ha studiato, testato e quindi promosso come prima soluzione a ridosso di Icardi, sia nel classico 4-2-3-1 sia nel 3-4-2-1 proposto nella partita contro la Juventus. L'ex Sporting Lisbona ha scavalcato Banega, è praticamente un regista avanzato con piedi delicati, tocca un numero incredibile di palloni e grazie alla sua duttilità consente a Pioli, in caso di necessità, di variare spartito tattico anche a gara in corso, senza dover ricorrere a troppe sostituzioni.
Le qualità il portoghese, in questa prima parte di campionato, le ha mostrate concretamente: 22 presenze stagionali, 3 gol (tutti in campionato) e 6 assist (4 in campionato, 2 in Coppa Italia). Insegue i suoi record: 5 reti nel 20142015; 6 centri nella scorsa stagione. In campionato, completa 41,5 passaggi a partita (29,17 la media del ruolo), recupera 5,85 palloni (4,54), crea 2,25 occasioni (0,97), fa 2,3 dribbling (0,87) e come cifra 'negativa' ha in pratica solo quella delle palle perse, 13,95 (10,66 la media del ruolo).
(Fonte: Mirko Graziano, La Gazzetta dello Sport 19/02/17)
© RIPRODUZIONE RISERVATA