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Joao Mario: “La Champions? Io ci credo. Ruolo? Mi piace giocare davanti. Su Pioli e De Boer…”

Riccardo Fusato

Tuttosport, oggi in edicola, ha intervistato in esclusiva il centrocampista dell'Inter, Joao Mario

Tuttosport, oggi in edicola, ha intervistato in esclusiva il centrocampista dell'Inter, Joao Mario. Ecco le sue parole: "Quanto fa male vedere l'Inter a 15 punti dalla Juve? E' innegabile che non abbiamo cominciato molto bene questo campionato. Naturalmente avremmo voluto essere più vicini a loro, però il passato è passato, adesso è tempo di pensare a ciò che dobbiamo correggere e migliorare per finire bene questo 2016 e poter nel nuovo anno cercare di ipotecare l'accesso alla Champions"

CHAMPIONS LEAGUE - "Io credo sia ancora possibile, la matematica ancora non ci condanna. Dobbiamo però fare un girone di ritorno perfetto. Impresa impossibile? No, perché abbiamo i giocatori di livello per farlo. L'importante sarebbe vincere 4-5 gare di fila per approcciare il girone ritorno con un'altra fiducia: sarà quindi fondamentale fare 6 punti contro Sassuolo e Lazio, dobbiamo affrontarle come se fossero le ultime due gare della nostra vita"

STAGIONE DIFFICILE -"Le difficoltà di questo avvio di stagione penso  siano normali visto che abbiamo cambiato allenatore poco prima dell'inizio del campionato. E' inutile, però, continuare a guardare al passato"

DE BOER -"Dove ha sbagliato? Difficile da dire, anche perché nel calcio, tutte le volte che accadono cose sbagliate, paga l'allenatore. Adesso che abbiamo un tecnico italiano mi rendo conto come nella gestione precedente un problema fosse la lingua. Anzi, forse era la difficoltà principale. De Boer aveva delle buone idee, ma non era riuscito a trasmetterle alla squadra come oggi riesce a fare Pioli"

PIOLI - "Cosa ha portato in più il nuovo allenatore? Sarebbe semplice dire innanzitutto la lingua, ma non è un particolare secondario. Inoltre Pioli conosce meglio il campionato italiano e chiaramente, comprendendo meglio le sue indicazioni, le cose di partita in partita stanno migliorando"

RUOLO -"Mi piace giocare in una posizione più avanzata, per avere maggiori possibilità di inserirmi in attacco. Pioli nelle ultime gare ha pensato che dovessi giocare in modo più difensivo e per me non c'è stato alcun problema. Io ho iniziato come difensore centrale e devo ammettere che era un po’ noioso. Poi, quando gli allenatori hanno visto che avevo qualità superiori, hanno iniziato a spostarmi più avanti, fino a farmi giocare a ridosso degli attaccanti"

CRISTIANO RONALDO - "Perchè non lo convinco a venire all'Inter? E' difficile (ride, ndr). Per l'Inter sarebbe ovviamente un orgoglio avere Cristiano in squadra, ma sappiamo come la sua realtà sia il Real Madrid. E' lì da tanto tempo, è il simbolo della squadra e lì continua a vincere molto. Beh, se un giorno dovesse andare via dal Real Madrid e pensasse di venire in Italia, credo che sarei in grado di convincerlo a venire all'Inter"

IDOLI - "Zidane è il giocatore che ho sempre apprezzato di più. Però ho amato lo stile di gioco di Pirlo e mi piace molto Pogba. Con Paul siamo coetanei e abbiamo giocato spesso contro nelle Nazionali giovanili. Nelle ultime stagioni ha fatto cose spettacolari con la Juventus. Se ci assomigliamo? No e il fatto che sia stato il giocatore più pagato al mondo, dice tutto. Qual è l’avversario più forte contro cui ho giocato finora in Italia? Indubbiamente Hamsik. E' un grande calciatore, mi piace come gioca: l'avevo visto in tv, ma dal vivo mi ha davvero impressionato"

(Tuttosport)