- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
"A Milano non torno nemmeno, considero la mia avventura all'Inter finita". Il destino è stato beffardo con Joao Mario lo spavaldo. Non solo è tornato a Milano ma rischia seriamente di restarci, se non dovesse presentarsi una squadra con un'offerta decente per lui.
La parabola del portoghese è stata tempestosa quanto rapida: campione d'Europa con il Portogallo, acquisto record dell'Inter di Suning, maglia numero 10, fallimento, prestito da 6 politico al West Ham, mancato riscatto, Mondiale pessimo, ritorno all'Inter da sopportato e fischiato. Ha vissuto di tutto, in questi anni, l'ex pupillo dello Sporting Lisbona.
Ma una cosa sembra non averla proprio imparata: la capacità di reagire alle avversità. Joao Mario si è ripresentato a Milano molle, svogliato, con una evidente avversione per il mondo Inter. Un atteggiamento, in stile Kondogbia 2017, che ha un senso laddove ci siano offerte a cascata. Ecco, non sembra questo il caso.
NE' MODRIC NE' GABIGOL - Solo timidi sondaggi per Joao Mario, che sta sbagliando tutto. Il centrocampo dell'Inter ha bisogno di piedi buoni, è alla ricerca di piedi buoni, addirittura sopraffini considerando qual è il vero sogno di Spalletti e di Suning. Joao Mario non è Modric, non è degno neanche di essere inserito nella stessa frase di Modric. Ma non è scarso. Non siamo di fronte ad un mistero del calcio come Gabigol. Joao Mario ha giocato e vinto il campionato d'Europa da titolare del Portogallo, ha retto il confronto, anche fisico, con un colosso come Pogba. Ha piedi da centrocampista portoghese, non è certo un randellatore.
LA CHANCE UNICA - Joao Mario, nel centrocampo dell'Inter, potrebbe anche ritagliarsi il suo spazio, anzi avrebbe una chance unica di risorgere: giocatori con le sue caratteristiche ce ne sono pochi ad Appiano. Quello che Joao Mario sta dimostrando proprio di non avere è però la caratteristica fondamentale dei giocatori di alto livello: il carattere. Entra in campo ciondolando, perde ogni contrasto, quando lo vince è solo con un goffo fallo per un'entrata in ritardo. Siamo lontanissimi dal giocatore che mangia l'erba e vuole dimostrare a chi lo sta fischiando sonoramente che si sbaglia.
CHIACCHIERATA EPICA - E' un giudizio definitivo quello su Joao Mario? Dovesse restare all'Inter, ci resterebbe da peso morto o sarebbe possibile un altro miracolo Spallettiano? Impossibile prevederlo. Certo, mi sento di dare un consiglio a Joao Mario: faccia una lunga chiacchierata con il signor Brozovic Marcelo. Il calcio è strano, Joao. In sei mesi puoi passare dall'essere impacchettato nella stiva di un aereo per Siviglia a diventare leader dei vicecampioni del Mondo e dell'FC Internazionale. Non è detto che tu sia capace di emulare Epic Brozo ma capiresti almeno che quella che hai intrapreso è la strada verso l'oblio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA