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Nessuno avrebbe mai creduto di vedere Jonathan così cambiato dopo pochi mesi di gestione Mazzarri. Tuttavia, il brasiliano ha stupito tutti a suon di prestazioni e anche di gol. Ai microfoni di TuttoSport, il laterale nerazzurro ha spiegato i segreti della sua metamorfosi: "Ho impiegato tanto tempo ad esplodere perché non c'era fiducia in me, dovevo abituarmi ad un calcio diverso e non mi è stata mai data l'opportunità di giocare tante partite di seguito. Mazzarri ha fiducia in me e mi ha dato la continuità che cercavo. Non ho mai pensato di non essere da Inter, so quanto valgo e gente che capisce di calcio mi ha sempre detto che il problema era a livello mentale".
CRITICHE - "Non ne ricordo una in particolare, ma non erano mai costruttive. Ho sempre avuto la famiglia al mio fianco e questo per me è stato molto importante. Tornavo a casa triste e bastava un sorriso di mia figlia Julia, un giochino fatto con lei, per dimenticare".
MAZZARRI - "Per la mia rinascita è stato importante al 100%. Gli devo tutto. Mi ha insegnato a fare la diagonale nel modo corretto, a stare sempre in linea della palla, ma più basso dell'uomo, in fase di non possesso, stare all'altezza dell'avversario in possesso per avere più spazio e lucidità. Inoltre, il mister mi ha dato la fiducia giusta: il primo giorno mi chiamò nel suo ufficio e mi disse che ero un giocatore importante per questa squadra e conosceva le mie doti, non lo dimenticherò mai. Inoltre, un giorno a Pinzolo mi disse "Sono sorpreso perché tu sei uno di quelli che ha imparato più velocemente quello che voglio dalla squadra". Mazzarri è un martello, ma la sua porta per i chiarimenti è sempre aperta".
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