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Il protagonista della puntata odierna di Inter Nos è Juan Jesus. Il giocatore ha risposto alle curiosità dei tifosi, raccontandosi a Inter Channel in una lunga intervista.
Queste le parole del difensore nerazzurro:
-Pausa nazionali?
Lavoriamo ancora di più.
-Juve?
Sarà una partita non come le altre. E' un derby d'Italia, è una delle partite più importanti, quella che mi piace di più giocare, farò di tutto per esserci e aiutare la squadra.
-Coutinho?
Sta bene, ha fatto un'importante salto di qualità. L'anno scorso ha fatto benissimo, ma anche due anni fa. Suarez ha segnato anche grazie a lui. Mi è dispiaciuto, era un amico. Ci conosciamo dall'età di 14 anni. E' andato via un amico, mi dispiace, ma per lui è stato molto importante, cresce ancora. Lo vogliono anche club come Barcellona e Real. Merita tutto questo, è un bravo ragazzo e un bravo calciatore.
-Ci toglieremo qualche soddisfazione?
Possiamo dare tante soddisfazioni ai tifosi, sono qui da cinque stagioni e non abbiamo vinto niente. Magari da quest'anno iniziamo a vincere qualcosa.
-Ti ispiri a qualche terzino?
Maicon. Anche se gioca sulla destra siamo molto simili per le caratteristiche fisiche, per la corsa. Devo imparare ancora a calciare e crossare bene come lui. Io marco meglio di lui però (ride, ndr).
-Olimpiade?
Nel villaggio olimpico è come se fosse sempre vacanza. Noi calciatori dobbiamo fare tutta la competizione, allenarci. Altri atleti invece hanno pochi giorni a disposizione. Noi infatti siamo stati fuori dal villaggio.
-Terzino in nazionale?
Ci sono tanti terzini, Marcelo ad esempio. Io sto facendo il mio, se il mister mi convovca sono contento.
-Nuovi arrivati?
I ragazzi che sono arrivati, Miranda, Telles e Melo, stanno dando una mano importante alla squadra. Felipe Melo per il suo carattere fa bene sia in campo che in spogliatoio.
-Nazionale?
Ho esordito contro la Danimarca. In Brasile il calcio è tutto, c'è una grande tradizione di calciatori. Arrivare in Nazionale maggiore è una grande gioia, si rappresenta il paese ed è un sogno fin da bambini. Arrivare lì vuol dire che sei arrivato al massimo. Mi dispiace che io al momento non sono convocato. Io faccio sempre il mio all'Inter e se mi chiameranno sarò contentissimo. E' importante lavorare bene nel club prima di tutto.
-Brozovic?
Ora è in camera con me perché è andato via Hernanes. Cerco di parlare con lui in italiano. Gli ho detto che non gli rispondo in inglese. Sta imparando ora, capisce benissimo.
-Le critiche vi fanno arrabbiare?
Io non leggo i giornali, non guardo i telegiornali. La gente parla per parlare. Se leggiamo gli diamo forza, quindi se criticano lasciamo fare. Avevano scritto 'Crisi Inter' dopo la prima sconfitta. I tifosi non devono arrabbiarsi, spesso scrivono cazzate.
-Meglio Fifa 16 o Pes?
Gioco online sempre, vinco i tornei. A volte alcuni mi riconoscono perché ho una card speciale di Fifa, quindi ci insultiamo a vicenda. Anche Brozovic è bravo. Dei giovani Dimarco è bravo. Fifa 16 è meglio di Pes.
-Miglior difensore all'Inter con te?
Sicuro Samuel, ci dava sicurezza, esperienza. Anche se non parlava molto, diceva le cose giuste. Ho imparato tanto da lui.
-Milano?
Ci sono il Duomo, il Castello Sforzesco, il Pirellone, i Navigli, la Darsena. Conosco molto bene Milano.
-Amantino Mancini?
E' nato a Belo Horizonte, mi sembra giochi lì ora. Anche Maicon, Melo, Jonathan hanno giocato lì. Maicon ha vissuto tanti anni lì, ma anche Dodò da piccolo. E' una città tranquillissima, purtroppo non c'è il mare.
-Belo Horizonte?
Dove sono nato, la mia famiglia è molto umile, non avevamo tantissimi soldi, abbiamo sofferto per arrivare dove siamo. Siamo pochi in famiglia. Ho bei ricordi però, vado lì quando ho giorni a disposizione. Vado a trovare la mia famiglia, è la cosa più bella che abbiamo. Senza genitori sarebbe difficile andare avanti. Loro mi aiutano e mi hanno aiutato tantissimo
-Sei più tranquillo quest'anno?
Sono sempre tranquillo, sono uscito sempre dal campo con la coscienza a posto. Tifosi? Li sento, ma io sono concentrato sul mio lavoro e faccio il meglio per la società e l'Inter. La gente deve avere un po' di pazienza, s è creato quest'ambiente perché non andiamo in Champions da tanto. Noi abbiamo bisogno di loro, quando va male però non si può prendere un giocatore di mira come hanno fatto con Guarin o Palacio con la Fiorentina o come hanno fatto con me o con Ranocchia quando l'anno scorso le cose andavano male. La gente deve capire che noi facciamo il meglio in allenamento, anche in partita per vincere. Devono aiutarci, la Curva ci aiuta sempre, ma in alcuni punti dello stadio no.
-Il tuo ruolo?
Posso fare terzino e centrale, gioco dove c'è bisogno, io sono pronto a ricoprire tutti e due i ruoli. Mi alleno al massimo per farmi trovare pronto, quest'anno c'è la possibilità di crescere insieme a tutti i giocatori che sono arrivati. Cross? Da terzino gli spazi sono diversi, mi alleno però per farlo. Corsa? Nagatomo corre tanto, io sono migliorato in tante cose, ho perso diversi kg, bisogna essere leggeri. Devo infatti correre di più, perché i centrali devono fare gli scatti.
-Anno dello scudetto?
E' ancora presto, vedo che c'è un po' di euforia nei tifosi. Tutti vogliono scudetto, Champions, ma il campionato è appena iniziato, ci mancano tante partite. Dobbiamo pensare a fare il meglio, ma dobbiamo pensare anche a migliorare, per arrivare vicini alla Champions. E' un obiettivo lontano, ma ci pensiamo.
-Mio gol?
La gente ci spera tanto. Esultanza? Improvvisiamo. Carpi? Potevo tirare anche un po' meglio, l'importante è che abbiamo vinto.
-Come mai non hai debuttato prima?
MI allenavo con la squadra, ero pronto, ma credo che la società non volesse farmi giocare subito per farmi conoscere meglio il calcio italiano. Va bene questo ragionamento perché ero ancora giovane, oggi non lo accetterei però. Volevo aiutare la squadra, mi allenavo, seguivo la squadra in traversa. Mi ha aiutato molto questa cosa. Ora conosco bene i movimenti da fare. Stramaccioni poi anche per cinque minuti ha voluto darmi questa opportunità, c'era la mia famiglia in tribuna. Anche per cinque minuti è stato importante.
-Esordio con la maglia dell'Inter?
Con la Primavera. Avevo 6/7 kg in più.
-Gol contro la Juve?
Speriamo, l'importante è che giochiamo bene e vinciamo la partita. Se segno è ancora meglio, ma ci sono i compagni in attacco, noi proviamo a difendere e a non prendere gol. A volte vado di testa, Mazzarri e Stramaccioni mi lasciavano dietro per bloccare il contropiede degli avversari. Ricordo che negli ultimi anni non abbiamo preso gol in contropiede, quindi il mio lavoro l'ho fatto.
-Copa Libertadores?
E' come una Champions League sudamericana. E' stato il mio primo vero trofeo, è stata una competizione importantissima. Ero un ragazzino, è stata un'esperienza fantastica. E' stata una grande soddisfazione, è un titolo molto importante. Al Mondiale per club abbiamo perso, avremmo voluto giocare in finale contro l'Inter.
-Come stai?
Io sto bene, la caviglia è difficile da recuperare, ho un po' di fastidio, ma non è tale da lasciarmi fuori. Sono a disposizione del mister per giocare.
-Inter da Champions?
Sono qui da quattro anni, è giusto pensare alla Champions. All'inizio del campionato bisogna fare dei sacrifici per portare l'Inter in Champions. Quest'anno siamo ancora più vicini, dipende tutto da noi. C'è stato il cambio di allenatore, qualche anno fa anche il cambio di presidente. QUest'anno siamo vicini a fare qualcosa di buono. Ora è il momento dell'Inter, siamo fuori dalla Champions da quattro anni, dobbiamo tornarci. La CL perde valore senza l'Inter, mancano l'Inter e il Milan.
-Gol al derby?
Solo alla play station al momento. Ma somiglia a Ze Maria, non a me.
-Gol contro l'Udinese?
Eravamo sotto, era una partita difficilissima.
-Messi o Ronaldo?
Ronaldo, credo che sia più atleta. Messi è genio, Ronaldo dimostra di migliorare ogni anno e di fare sempre qualcosa di diverso, vuole fare sempre di più, lavora sempre tanto.
-Giocatore preferito in Italia?
Eder sta facendo benissimo, è un grande giocatore. Scegliere l'Italia? Dipende dalla situazione, s c'era questa possibilità ha fatto bene. E' difficile trovare spazio in Brasile.
-Firmeresti per la Juve?
No, mai. Dopo essere stato qui non posso. La Juve è una grande società, ma devo essere giusto nei confronti dell'Inter.
-Arrivo all'Inter?
Sono arrivato l'ultimo giorno di mercato, ero contentissimo per questo. Me l'ha detto il mio procuratore, era brasiliano all'epoca. Mi ha chiamato anche Moratti. Ero contentissimo. Quest'estate ci sono state tante richieste di altre squadre per me, mi fa piacere, anche se non ho fatto benissimo l'anno scorso, il mio lavoro è piaciuto comunque. Non era il momento di andare via, volevo fare ancora qualcosa per l'Inter. Credo che quest'anno possiamo vincere qualcosa, così ringrazierò chi mi ha sostenuto. Il mio contratto è ancora lungo... fino al 2019. Manca ancora un po'. Sono contento di essere qui. L'interesse delle altre squadre mi gratifica.
-Possiamo aspettarci il salto di qualità?
Sì, ho tanti margini di crescita, credo di poter fare meglio, così come anche la squadra. Abbiamo perso contro la Fiorentina, ma dobbiamo riprenderci presto, siamo ancora in alto.
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