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Non può sbilanciarsi, non può pronunciare la parola Inter. Il Corriere dello Sport ha intervistato Juan Jesus e con lui ha parlato della sua esperienza nell'Under20 brasiliana, di Coutinho, di Lucio, ma mai di Inter: è un patto tra il giornalista che lo intervista, Andrea Ramazzotti, e gli addetti stampa dell'International di Porto Alegre. Il difensore, e non passa giorno che non succeda, è dato vicinissimo alla società nerazzurra. Vi riportiamo l'intervista realizzata dal CdS.
Come ha iniziato a giocare a calcio?
Sognavo di giocare a calcio fin da bambino, fin da quando avevo due anni. Poi ha quindici anni sono arrivato a Porto Alegre e qui ho fatto tutte le giovanili.
Chi deve ringraziare per esser diventato un difensore bravo e cercato?
Tutti coloro che mi hanno aiutato ad iniziare questa carriera e l'International che ha una struttura di lavoro ben organizzata che mi ha consentito di crescere.
La sua tecnica com'è?
Credo di essere veloce e forte. Cerco di impormi in campo e di evitare che gli attaccanti facciano gol. Mi è capitato di giocare anche da terzino sinistro, sono mancino e me la sono cavata, ma preferisco giocare da centrale.
E com'è fuori dal campo?
Mi piace passare il mio tempo con la mia famiglia, ascoltare musica, giocare con i videogiochi e chattare con i miei amici.
Cosa si aspetta da questa stagione?
Con l'International abbiamo vinto già due titoli e stiamo provando a qualificarci per la Coppa Libertadores. Con questa competizione vinta nel 2010 siamo riusciti a disputare il Mondiale per Club. (Quello vinto dall'Inter di Benitez.ndr).
Chi sono i suoi idoli?
Tra i miei idoli ci sono Thiago Silva e Lucio o Damiao che è tra i miei compagni. Mi dicono che somiglio a Lucio? Siamo simili quanto a forza fisica, ma siamo diversi in tante altre cose. Io gioco sulla sinistra, lui più sulla destra. A lui piace andare in avanti, io sono sempre concentrato sulla copertura. Lo ammiro tanto, mi piacerebbe fare una carriera come la sua. Spero che vada tutto bene e vorrei essere ricordato un giorno come un giocatore importante per le squadre in cui ha giocato.
Ci racconta Damiao e Oscar?
Il primo è un attaccante bravissimo, aiuta molto la squadra facendo movimenti utili in campo. Il secondo è un trequartista, gioca bene nello stretto e h aun ottima qualità nei passaggi.
Guarda mai la Serie A?
Si, quando ho tempo guardo le partite dei campionati più belli del mondo. Chi vince lo scudetto? Possono vincerlo diverse squadre, ma preferisco non sbilanciarmi.
Il suo giocatore brasiliano preferito che gioca in A?
Maicon, Lucio, Julio Cesar, Juan si sono consacrati. Pato ha fatto grandi cose con il Milan. Robinho, Thiago Silva ed Hernanes sono arrivati da meno tempo ma hanno subito dimostrato quanto valgono.
E Coutinho?
Cou è un grande, ha lasciato la nostra terra molto giovane e ha già avuto diverse occasioni per mettersi in mostra in Italia. Ha un sacco di qualità, credo possa fare benissimo.
Qual è il mio sogno più grande?
Vincere i Mondiali nel 2014 con la maglia del Brasile. Sarebbe una grande soddisfazione.
La vedremo giocare in Italia, magari nell'Inter?
Sogno di giocare con i club più importanti del mondo e giocare per raggiungere grandi obiettivi. Ogni brasiliano sogna la maglia di un grande club straniero, ma ho la fortuna di giocare all'International, sto bene qui e per ora penso solo a questo.
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