Finite le vacanze, ieri l'Inter è tornata ad Appiano per riprendere la preparazione in vista della gara di Coppa Italia contro il Benevento. Tra i giocatori che stanno attraversando un momento positivo c'è sicuramente Keita Baldé. Ai microfoni di Sky Sport l'attaccante ha commentato il suo momento e gli obiettivi della squadra per il 2019: "Il gol contro l'Empoli? Ho finito bene, era molto importante vincere l'ultima partita per finire bene l'anno. Adesso dobbiamo essere concentrati per questo inizio di anno per fare sempre meglio e superare le aspettative".
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Keita: “Inter, qui mi trovo bene. Le parole di Spalletti fanno piacere. Il futuro…”
Le parole dell'attaccante rilasciate ai microfoni di Sky Sport
I GOL - "Quando inizi a fare il primo gol, il secondo, gli altri vengono da soli. Non avevo fretta, conosco i miei mezzi, ci voleva un po' di pazienza e aspettare che entrava il primo. Adesso spero di fare sempre meglio e non fermarmi qua".
LE PAROLE DI SPALLETTI - "Sono parole che mi fanno piacere, tutti qui mi conoscono e sono così come mi ha descritto l'allenatore. Sono un ragazzo gioioso, amo fare scherzi, siamo una grande famiglia e mi hanno accolto bene. Anche in campo mi sento bene, cerco sempre di dare una mano alla squadra, dare il meglio di me e il mio contributo".
CONOSCERE LE LINGUE - "Sapere le lingue è molto importante per capirsi con gli altri giocatori, con lo staff. Al giorno d'oggi i giocatori hanno la possibilità di avere diverse culture nello spogliatoio".
DOVE PUÓ ARRIVARE L'INTER - "Abbiamo una rosa lunga per affrontare tutte le competizioni, dobbiamo essere fiduciosi e con tanta voglia di fare bene".
IL MERCATO - "Non ci penso tantissimo, penso soltanto a lavorare e a fare bene. A fine stagione vedremo cosa succederà, mi concentro sul campo e penso a fare il mio".
L'INTER - "Stanno lavorando benissimo sotto tutti i punti di vista, stanno crescendo velocemente. L'Inter è una grandissima società qua in Italia e a livello internazionale e anno dopo anno sarà sempre meglio".
KOULIBALY - "Lo vedo un po' difficile, di gente ignorante ce n'è in giro e purtroppo non tutti abbiamo la stessa educazione. Se non hanno imparato quando erano bambini, non impareranno a 30 anni o a 40. Non facciamo che per 10 persone fanno pagare 100 persone. Ognuno è consapevole di quello che fa".
I BAMBINI ALLO STADIO - "È una bella cosa per i bambini, mi piace l'idea. Per i giovani dico di imparare le cose belle del calcio, l'educazione, il rispetto, dico di guardare quello perché di cose belle nel calcio ce ne sono".
(Sky Sport)
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