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Kharja: “Se in Germania il Principe facesse un poker…”. E su Leo…

Eva A. Provenzano

Leonardo l’ha mandato in campo al posto di un certo Wesley Sneijder e lui ha risposto presente con la sostanza e la voglia di fare. Houssine Kharja, alla fine della partita contro il Chievo, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha...

Leonardo l'ha mandato in campo al posto di un certo Wesley Sneijder e lui ha risposto presente con la sostanza e la voglia di fare. Houssine Kharja, alla fine della partita contro il Chievo, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha analizzato la vittoria. 

"Tre punti importanti per il morale e per la classifica - ha spiegato - non eravamo morti come dicevano tutti e siamo a meno due dal Milan, aspettando la trasferta di Firenze. Fino a quelle due partite avevamo fatto alla grande, poi di botto siamo diventati tutti brocchi. Contro l'avversario di oggi abbiamo messo in campo equilibrio e pazienza e adesso pensiamo allo Shalke04". 

Il pensiero era già in Germania al novantesimo. C'è una rimonta da fare e un'impresa in cui credere. "Si lo so sembra impossibile, ma questa Inter ha dimostrato anche l'anno scorso di essere capace di tutto - ha detto il centrocampista nerazzurro - andiamo là mercoledì e ci crediamo, speriamo bene. Non abbiamo nulla da perdere e andiamo là da pazzi. Saremo tutti lì. Se si potesse giocare in 24 per andare a fare gol ci andremmo. E’ rientrato anche il Principe Milito e speriamo riesca a faccia un poker".

Poi un messaggio ai tifosi interisti: "Anche sul cinque a due hanno continuato ad applaudirci. Sono molto importanti per noi - ha confessato Kaharja - ed è anche grazie a loro se abbiamo rialzato la testa. Leonardo? Siamo vicini a lui, lo siamo sempre stati. Sa che lo seguiamo ed è su di morale. Spero tanto che riusciremo a fare questa impresa".