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Prima fra tutte il gradimento di Kim. Che al Bayern è arrivato da stella, ma si è ritrovato presto chiuso dalla concorrenza e dalle scelte di Tuchel. Il Bayern nel frattempo ha cambiato allenatore scegliendo Kompany, ma per il gigante coreano nella sostanza cambia poco. A Monaco i difensori centrali abbondano e il mercato aggiunge nuove pedine come Ito, appena ingaggiato dallo Stoccarda, e Tah, pilastro del Leverkusen campione di Germania in procinto di trasferirsi in Baviera. L’Inter bistellata allora può diventare per Kim il progetto ideale per rilanciarsi. L’ex Napoli tornerebbe a frequentare un campionato nel quale si è imposto al primo colpo e si incastrerebbe in un ingranaggio che funziona alla perfezione come la difesa di Inzaghi. Senza problemi di spazio: l’Inter ha bisogno di ringiovanire un reparto solido, ma che si regge anche sugli over 30 come Acerbi, Darmian e lo stesso De Vrij, che a Kim lascerebbe il posto. Ci sarebbe semmai da discutere sull’ingaggio: al Bayern è di 7 milioni", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"In un mercato come quello nerazzurro, che a differenza degli anni passati non prevede sacrifici dei big, l’ipotesi di un acquisto a titolo definitivo va subito esclusa: senza la liquidità garantita da una grande cessione, è impensabile che l’Inter possa bussare al Bayern con una cifra vicina ai 50 milioni. Allo stesso modo, è difficile immaginare che il club tedesco decida di vendere Kim dopo una sola stagione, seppur deludente. E allora un prestito può diventare la soluzione ideale per tutti. L’Inter si assicurerebbe le prestazioni di Kim in una stagione fitta di impegni, il Bayern manterrebbe il controllo sul giocatore. Si ragiona su un’operazione simile a quella messa in piedi per riportare Lukaku a San Siro due anni fa. Prestito oneroso per un anno, con un gentlemen’s agreement tra i due club per riparlarne a fine stagione. Altra opzione: prestito oneroso con diritto di riscatto, ma dipende dal Bayern.
In entrambi i casi, comunque, gli ottimi rapporti tra i club possono aiutare a trovare l’intesa giusta. Inter e Bayern infatti fanno affari da anni: Perisic ha vinto una Champions coi tedeschi in prestito dall’Inter, Sommer e Pavard hanno festeggiato lo scudetto alla prima stagione in nerazzurro, freschi di cessione dal Bayern. Anche la vicenda Calhanoglu, rientrata prima che cominciasse, aiuta: il clima sull’asse Milano-Monaco era e rimane sereno", aggiunge Gazzetta.
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