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Fiducia, determinazione, voglia di crederci ancora e di riprendere subito a vincere. Geoffrey Kondogbia è l'emblema del grandissimo lavoro che da novembre ha svolto all'Inter Stefano Pioli. Prima dell'arrivo del nuovo allenatore, il centrocampista francese sembrava un desaparecido qualunque, pronto a essere ceduto con l'etichetta di fallimento e umiliato dal trattamento che in alcune partite gli aveva riservato de Boer. Ora, però, Kondogbia è diventato praticamente un giocatore imprescindibile della squadra nerazzurra. Nel corso di un'intervista concessa a la Gazzetta dello Sport, l'ex Monaco ha parlato addirittura da leader, dichiarando: "Pioli ci ha trasmesso più fiducia in un momento difficile. Oggi tatticamente siamo più organizzati, sappiamo cosa fare in campo. Champions? La matematica lascia qualche speranza e abbiamo il dovere di crederci. La Champions è il nostro destino, quindi dobbiamo vincere tutte le partite che restano. Non sarà facile, ma dobbiamo focalizzarci su ogni partita. Daremo tutto per vincere il derby, con l'aiuto fondamentale dei tifosi. Di sicuro l'Inter non è al suo posto, ma è il nostro obiettivo portarla ai vertici. Spetta ai noi giocatori dimostrare di meritare questa maglia e fare in modo che la situazione migliori senza mai dimenticare che l'Inter è uno dei più grandi club al mondo. Sono a Milano da un anno e mezzo e so ormai come funzionano queste cose. Perdi una partita e spuntano nuovi nomi per la panchina, la lista dei giocatori che deve arrivare o di quelli che devono andarsene. Lo stesso quando vinci. Per questo dobbiamo solo focalizzarci sul campo e sul lavoro. Il resto non ci riguarda".
Kondogbia ha poi continuato: "La stabilità è sempre utile, ma spetta a noi giocatori garantirla all'Inter. Non sono tentato da altri club. Non è da tutti giocare per l'Inter e poi io e la mia famiglia ci troviamo bene a Milano. Tatticamente e ho capito cosa vuol dire giocare in un grande club, ambito da molti. Verratti? E' uno dei più grandi centrocampisti al mondo, sarebbe molto utile anche all'Inter. E' un obiettivo, ne parlo spesso con il mio amico Pogba. Ma la maglia dei Bleus si merita in campo. In Italia si mangia davvero bene, ma voi italiani guidate male...".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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