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C'è molta curiuosità nei tifosi interisti, ma non solo, per vedere di nuovo all'opera Kondogbia, dopo l'ottima gara di Torino, condita anche con un gol che potrebbe essere davvero stata la scintilla per la sua definitiva consacrazione dopo una serie di gare un pò sotto tono. Del resto, il suo modo di esultare è stato interpretato dai più,quasi come uno sfogo, con le mani a compiere il gesto di togliersi di dosso qualcosa che stava diventando troppo pesante. Cosa? Le aspettative, innanzitutto, perché quando il tuo cartellino viene pagato 31 milioni di euro (più altri 5 di bonus), è normale aspettarsi un rendimento da top. Mentre, quando le cose non girano, diventa automatico ritrovarsi con il dito puntato addosso.
L'ambiente del resto è tutto con il francese che ha in Mancini il suo primo difensore, colui che l’ha voluto a tutti i costi e che l’ha convinto, parlandogli al telefono. Quelle parole sono state determinanti nel far pendere la bilancia dalla parte nerazzurra, piuttosto che da quella milanista.
Il Mancio è certo che il francese diventerà uno dei migliori centrocampisti del mondo e lo ha ribadito pure a Thohir, che una ventina di giorni fa gli aveva chiesto i motivi di tutte quelle difficoltà. Il tecnico nerazzurro resta la principale garanzia per Kondogbia.
Insieme ad Handanovic, infatti, è l’unico nerazzurro ad essere stato impiegato in tutte le 12 giornate di campionato e, come minuti giocati, viene dietro soltanto allo stesso portiere sloveno e a Medel. Se non è fiducia questa. E’ vero, altresì, che le uniche gare in cui il tecnico di Jesi non lo ha schierato tra i titolari sono state quelle con Juve e Roma, ovvero due scontri diretti, quindi sfide molto tattiche e di battaglie in mezzo al campo. Ma sono arrivate nel pieno del suo momento più negativo, seguito da un contusione alla caviglia, rimediata con la Sampdoria. Contro i giallorossi, però, si è ritrovato in campo a inizio ripresa al posto di Medel, migliore in campo, ma fermato da un colpo alla schiena.
Ebbene, la sua risposta è stata eccellente, nel senso che si è calato perfettamente nel clima della sfida, contribuendo a portare a casa 3 punti preziosissimi. Quello che è accaduto contro il Torino, quindi, è stato soltanto un ulteriore passo in avanti su un percorso già imboccato. Continuando allo stesso modo, Kondogbia non potrà che ritrovare pure la nazionale francese, da cui è stato escluso nelle ultime due convocazioni. A fine stagione ci saranno gli Europei: andarci, sarà più facile da leader dell’Inter.
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