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Intervistato da Tuttosport, Mateo Kovacic, ha parlato del suo momento all'Inter e del suo nuovo allenatore Mazzarri: "Io l’Hamsik dell’Inter? sono pronto a mettere in pratica tutto quello che il mio allenatore mi vuole insegnare: le posso assicurare che farò il massimo per rendere al meglio in quella posizione del campo.
Più vicino alla porta? Questo mi piace molto. Credo che in quella posizione posso dare il meglio. Da mezzala ho già giocato con la Dinamo Zagabria e mi trovavo molto bene. A me piace fare il play, ma piace ancor di più stare vicino all’area di rigore, tirare in porta, pensare a fare assist, ripeto: quella posizione mi piace e credo che sia il meglio per me.
Diventare simbolo dell’Inter? Voglio essere me stesso e quello che mi interessa è fare il bene dell’Inter e rendere al massimo in campo.
Come va dopo tre giorni? Beh, da un lato è tutto bellissimo perché i tifosi sono fantastici, dall’altro si lavora duro: peccato per questo infortunio, ma tornerò presto in campo.
La juve deve temerci? La Juve è una grande squadra che si migliora ogni anno, noi invece dobbiamo pensare a giocare meglio e non a fare proclami sulla possibilità di vincere lo scudetto. Non dobbiamo metterci pressioni, ma lavorare con tranquillità e pensare soltanto a migliorarci rispetto all’anno scorso.
Hanno preso Tevez? Tevez è un grande giocatore, ma lo sono pure Icardi e Belfodil per questo credo che l’Inter farà molto, molto meglio Mazzarri. È un martello: avevo detto prima che arrivasse che era un grandissimo allenatore, beh non mi sono sbagliato. Non giocare in Europa potrebbe essere un vantaggio, forse sì perché ci dà la possibilità di concentrarci solo sul campionato e ci dà più tempo per allenarci durante la settimana. Sono qui da sei mesi. L’Inter è un grandissimo club , per me è tutto e non tornerei mai indietro nella mia scelta. Quando sono arrivato, Stankovic mi ha detto: «Stai tranquillo, pensa soltanto a giocare il tuo calcio e a fare il massimo. Poi tutto il resto verrà di conseguenza.
Mi mancherà Deki? Tantissimo, ma spero che resti a Milano e che possa ancora aiutarmi: magari durante la settimana andremo qualche sera a cena».
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