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Fair Play finanziario si, ma non solo. L'Inter non ha intrapreso la nuova politica di cessioni illustri e di acquisti oculati solo per rispondere alle nuove direttive dell'Uefa. L'obiettivo di Massimo Moratti è di più ampio raggio: uno stadio tutto nerazzurro. Il gap che le squadre italiane hanno, soprattutto con quelle inglesi, deriva proprio dalla mancanza di stadi di proprietà, stadi polifunzionali che possano essere a disposizione del tifoso per tutta la settimana. In Inghilterra è così già da qualche anno, e le casse delle società ancora ringraziano. In Italia siamo in colpevole ritardo, ma Massimo Moratti non ha mai smesso di coltivare l'idea di costruire uno stadio solo per l'Inter. La conferma arriva dall'assessore allo sport di Milano, Alan Rizzi: «Uno stadio tutto suo, il presidente non ha mai smesso di studiare ogni possibile opportunità. Il Comune sarebbe assolutamente favorevole, una grande risorsa per Milano».
L'area è già stata individuata, si tratta dell'ex caserma Perrucchetti, nel cuore della città. Il problema resta legato al no da parte del consiglio comunale alle agevolazioni per chi costruisce per fini sociali, ma il progetto di Moratti resta in piedi.
Contemporaneamente, l'Inter vuole raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. Il 2009 è stato chiuso con un buco di 140 milioni di euro, ripianato quasi interamente da Massimo Moratti. Il bilancio della scorsa stagione, invece, dovrebbe prevedere perdite per soli 25-30 milioni, un passo in avanti mostruoso considerato che è stato fatto in un solo anno.
Il progetto stadio (previsti 60.000 posti) ha un costo che si aggira tra i 300 e i 400 milioni di euro. L'assessore Rizzi si è detto disponibile a cercare di ottenere le eventuali agevolazioni per la costruzione dell'impianto. Un impianto che allineerebbe l'Inter con le grandi d'Europa.
Le cessioni di Maicon e Balotelli, come quella di Ibra lo scorso anno, fanno parte di un progetto ben più grande del semplice acquisto di Kuyt e Mascherano.
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