copertina

L’Europa premia il settore giovanile dell’Inter: è un modello da seguire!

Riccardo Fusato

Altro successo per il settore giovanile dell’Inter. Ma questa volta il premio non arriva dal campo na bensì dal congresso organizzato dall’Eca sullo sviluppo dei vivai del vecchio continente.  Nel bellissino stadio dell’...

Altro successo per il settore giovanile dell'Inter. Ma questa volta il premio non arriva dal campo na bensì dal congresso organizzato dall'Eca sullo sviluppo dei vivai del vecchio continente.  Nel bellissino stadio dell' Emirates di Londra, l'Inter è stata è stata premiata insieme ad Ajax e Dinamo Zagabria per il suo progetto con i giovani. Difronte ai rappresentanti di più di 80 club, il responsabile nerazzurro Roberto Samaden ha illustrato le linee seguite dal club di Massimo Moratti per far crescere i vivai e insieme ad Ernesto Paolillo ha illustrato come farsì che i giovani di un club rendano dal punto di vista trecnico ed economico. Il congresso collettivo dei club è nato dì'accordo con l'Uefa, per tutelare e discutere sulle filosofie dei vivai ed appunto l'Eca è l'organo predisposto a curare gli interessi dei club. Un grande riconoscimento di prestigio per l'Inter e il suo presidente Massimo Moratti.

Proprio il numero uno nerazzurro è uno dei principali investitori sul settore giovanile, tanto da spendere circa sei milioni di euro l'anno. Questo ha portato a far crescere giocatori professionisti, prova ne sia il fatto che alcuni oggi sono in prima squadra e altri sono stati ceduti. L'esempio più ecclatante è Mario Balotelli. I risultati, frutto si un'accurata e notevole cura dei dettagli e dal 2006 ad oggi la crescita è stata esponenziale tanto da portare anche notevoli risultati anche a livello sportivo, grazie anche al grosso lavoro dei vari Ausilio, Baresi e Samaden, appunto, che si sono succeduti nel tempo. Fondamentale in tal senso anche l'apporto di  Pierluigi Casiraghi. L'Inter parte da una base solida costituita dalle 54 squadre affiliate in tutta la nazionale e dai suoi 7 centri di formazione che, supervisionati da Giuliano Rusca, replicano i metodi di lavoro usati al Giacinto Facchetti. Quest'ultimo è il cuore pulsante del vivaio, un centro tecnico da 30.000 metri quadri con la foresteria per i ragazzi che arrivano da fuori, campi e palestre.