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L’Inter non ci sta: riperde Osvaldo, Naga e Guarin? Conte dà  una mano, gli altri…

Non c’è pace per Walter Mazzarri. Il tecnico nerazzurro non può neanche godersi il momento in cui l’infermeria si sta svuotando che, assieme all’Inter, dovrà presto affrontare una questione diplomatica.In sostanza: i nerazzurri rischiano...

Riccardo Fusato

Non c’è pace per Walter Mazzarri. Il tecnico nerazzurro non può neanche godersi il momento in cui l’infermeria si sta svuotando che, assieme all’Inter, dovrà presto affrontare una questione diplomatica.In sostanza: i nerazzurri rischiano di riperdere Guarin, Nagatomo e Osvaldo, appena rientrati da infortuni più o meno gravi. Motivo? Dopo la gara con il Verona di domenica sera, tutti e tre potrebbero rispondere alla chiamata delle rispettive nazionali. Ora il problema è duplice: oltre a non essere ancora al top, andando via rientrerebbero a ridosso del derby in programma il 23 novembre. L’Inter si sta attivando per lavorare sotto il profilo diplomatico per fare in modo che i tre vengano risparmiati.

A dire il vero, secondo la Gazzetta dello Sport, il problema Osvaldo sarebbe già stato risolto. Nei giorni scorsi, infatti, Mazzarri e Conte si sono parlati e il ct azzurro ha dato l’ok per lasciare a casa l’attaccante - che già era dovuto tornare a Milano dal raduno azzurro sia in settembre sia in ottobre - in vista della sfida per le qualificazioni europee con la Croazia del 16 (a San Siro) e dell’amichevole del 18 a Genova con l’Albania.

Non sarà invece così facile per gli altri due;  Nagatomo dovrebbe giocare due amichevoli, il 14 a Toyota contro l’Honduras e il 18 a Osaka (casa sua...) contro l’Australia. Quindi in ballo ci sono anche due voli interminabili, oltre a una dura razione di doppi allenamenti quotidiani. Tanto che proprio con la nazionale Yuto ha accusato il problema al polpaccio che l’ha tenuto fuori nelle ultime cinque gare col club.

Guarin almeno starebbe in Europa, visto che la Colombia gioca il 14 a Londra contro gli Usa e il 18 a Lubiana contro la Slovenia di Handanovic e Krhin.