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L’Inter perde 1-2 al Bentegodi. Il moto d’orgoglio nel recupero non basta…

La sintesi della partita è quel palo di Pandev nel primo tempo, un grido che sembra un vorrei ma non riesco. Non più. Mancano troppe cose all’Inter di adesso, a partire dalla convinzione di volerci provare. Due reti hanno segnato la storia...

Sabine Bertagna

La sintesi della partita è quel palo di Pandev nel primo tempo, un grido che sembra un vorrei ma non riesco. Non più. Mancano troppe cose all'Inter di adesso, a partire dalla convinzione di volerci provare. Due reti hanno segnato la storia della partita. Quella di Pellissier nella prima frazione di gioco, di testa a imporsi su un Santon ingenuo che non lo ostacola, e quella di Moscardelli, appena entrato, nel secondo tempo. L'unico che combatte è Lucio che fa il suo dannatissimo sporco lavoro dietro, ma non lesina incursioni che sanno di disperata voglia di segnare davanti. Nel secondo tempo Inter pericolosa in un paio di occasioni. Pallonetto di Stankovic, deviato da Sorrentino e poi il tiro di Eto'o, sempre salvato dall'intervento del portiere del Chievo. Anche il Chievo continua a mordere. I nerazzurri si svegliano (un moto di orgoglio?) nel recupero con un gol del solito Samuel Eto'o. I riflettori da adesso in poi saranno tutti per lui. Anche per la testata a Cesar nel primo tempo, senza essere stato visto da Rocchi. Risultato complicato che appesantisce un momento già difficilissimo. Aleggiano molte domande, per ora nessuna risposta.