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L’Inter vuole chiudere per Shaqiri. Oggi incontro, sfida alla Juve: Ausilio proverà …

L’Inter è alla ricerca di calciatori che possano permettere a Roberto Mancini di schierare la squadra a proprio piacimento. Il tecnico nerazzurro ha più volte espresso il desiderio di ricevere due esterni dal mercato di gennaio e Piero...

Alessandro De Felice

L'Inter è alla ricerca di calciatori che possano permettere a Roberto Mancini di schierare la squadra a proprio piacimento. Il tecnico nerazzurro ha più volte espresso il desiderio di ricevere due esterni dal mercato di gennaio e Piero Ausilio cercherà di accontentarlo in tutti i modi. 

L'edizione odierna di TuttoSport conferma l'indiscrezione che noi di FcInter1908.it abbiamo lanciato ieri: l'Inter è seriamente interessata a Shaqiri. Secondo il quotidiano nazionale sarebbe un testa a testa tra i nerazzurri e la Juventus, le due squadre italiane sono entrambe interessate al calciatore. Beppe Marotta è immediatamente partito al corteggiamento dell'attaccante, mentre l'Inter ha preferito prima contattare il club di appartenenza per avviare una trattativa che richiede un esborso economico abbastanza elevato. Il Bayern chiede 22 milioni di euro, ma la sensazione è che alla fine il calciatore possa essere lasciato libero a fronte di un'offerta che oscilla dai 15 ai 18 milioni, anche perché il contratto di Shaqiri scadrà nel 2016 e da parte dello svizzero non c'è la volontà di rinnovarlo. I bavaresi sono ben consci della situazione e per questo motivo non tireranno troppo la corda di fronte ad offerte concrete. 

Nella giornata di oggi sono previsti altri incontri tra i tedeschi e le dirigenze di Inter e Juventus. Dall'edizione odierna di TuttoSport si apprende come quella per Shaqiri sia una trattativa che nerazzurri e bianconeri portano avanti parallelamente. Per sapere chi la spunterà bisognerà attendere probabilmente una settimana. I nerazzurri proveranno a chiudere l'accordo entro la prima settimana di gennaio, ma più realisticamente la trattativa potrebbe andare avanti per una decina di giorni ancora. La Juventus aveva il calciatore in pugno, ma offriva al Bayern un diritto di riscatto e non un obbligo, cosa che al tempo fece cadere immediatamente la trattativa.