La guardia resta sempre alta in difesa della figura di Giacinto Facchetti. In prima fila, ovviamente, la famiglia di Cipe. «Come famiglia, in questi anni, abbiamo fatto tutto il necessario per vigilare sulle strumentalizzazioni intorno alla sua figura. Non arretreremo di un passo, continueremo a farlo con forza, con la lucidità e il sorriso che ci ha lasciato in eredità. Quel che è giusto tenere a mente è che lo spazio di azione principale in questa vicenda resta nelle mani dell'Inter». Così parlò Barbara Facchetti, in rappresentanza dell'intera famiglia, in occasione del ritiro di un premio alla memoria del padre Giacinto.La famiglia Facchetti ha interrotto il lungo silenzio seguito alla relazione del procuratore federale Stefano Palazzi, che gettava ombre pesanti su Giacinto Facchetti riguardo alla stagione 2006, quando era presidente dell'Inter.Barbara Facchetti ha motivato il lungo silenzio: «Non era e non è il momento: è stato detto di tutto, è stato detto troppo. Men che meno varrebbe la pena dire qualcosa al riguardo in un contesto in cui si festeggia Giacinto Facchetti. Una testimonianza in più che la sua memoria è al sicuro in buone mani». È comunque stato necessario ribadire due concetti: il primo è l'attenzione per evitare ogni forma di strumentalizzazione su Giacinto Facchetti, il secondo è il ruolo chiave dell'Inter in tutta la vicenda «la società che ha degnamente rappresentato e a cui ha dato con fedeltà tutto sé stesso, fino alla fine».
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La famiglia Facchetti: “Non arretreremo di un passo, con la sua forza e il suo sorriso”
La guardia resta sempre alta in difesa della figura di Giacinto Facchetti. In prima fila, ovviamente, la famiglia di Cipe. «Come famiglia, in questi anni, abbiamo fatto tutto il necessario per vigilare sulle strumentalizzazioni intorno alla sua...
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