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"L’Inter non inciampa, fatica ma riparte. E segna una grande differenza con quella insicura della scorsa stagione, che invece una gara come quella di ieri contro l’Udinese - Var o non Var - non l’avrebbe mai vinta. I nerazzurri non hanno offerto uno spettacolo indimenticabile, lo ha evidenziato anche Spalletti a margine della partita, ma hanno portato in scena un copione fondamentale per il futuro del campionato: al Meazza gli oltre 55 mila spettatori hanno visto recitare il copione della trasformazione, quella dell’Inter e del proprio tecnico, che non solo ha trovato il coraggio di rischiare, ma anche quello di fare a meno di Ivan Perisic, finora elemento imprescindibile del proprio scacchiere tattico.
"PIU' PASSIONE MENO EQUILIBRIO - L’Inter ha tenuto in mano il pallino del gioco, lo ha fatto fin dal primo minuto, ma al palleggio seguivano affondi poco convinti. Icardi e Keita gli unici a provarci davvero. Così Spalletti si è convinto a tradire il suo credo, lo ha fatto perché un pareggio casalingo contro l’Udinese avrebbe rappresentato un tuffo verso il baratro, soprattutto in considerazione del recente passato che aveva visto l’Inter vincere una sola volta nelle ultime sette partite. Forse per la prima volta in stagione l’Inter ha pensato a vincere prima di pensare a non perdere, i nerazzurri hanno trascurato l’equilibrio in favore della passione.
"SPALLETTI ALLA MOURINHO - Quella che ha portato anche l’ingresso di Lautaro Martinez, in campo insieme a Icardi, Keita Baldé (poi uscito per Perisic) e Politano. Con quattro attaccanti e due centrocampisti, l’Inter ha mandato all’Udinese un messaggio inequivocabile, una missiva che ha contratto i friulani favorendo l’assalto nerazzurro. Per l’ennesima volta a fine gara, Spalletti ha allontanato i paralleli con Mourinho ("Mi serve ancora tempo per poter essere come lui") e con quella squadra di mostri sacri, ma intanto ha provato ad imitare il portoghese, che nei momenti di difficoltà ha sempre pensato che tra zero punti e un punto ci fosse poca differenza, e allora tanto vale rischiare l’intero bottino. Contro l’Udinese l’Inter ha marcato una netta linea di confine col passato e il tutto per tutto ha scosso anche il prudente Spalletti.
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