copertina

La sindrome da ‘San Siro’. Parola allo psicologo: “Inter insicura”…

Eva A. Provenzano

Sembra un virus. La chiamano sindrome da ‘San Siro‘. Nè Milan né Inter sono ancora riuscite a vincere in casa e calciomercato.com ha chiesto un parere ad un esperto di psicologia dello sport, Emanuele Arioli, per spiegare le...

Sembra un virus. La chiamano sindrome da 'San Siro'. Nè Milan né Inter sono ancora riuscite a vincere in casa e calciomercato.com ha chiesto un parere ad un esperto di psicologia dello sport, Emanuele Arioli, per spiegare le difficoltà delle due milanesi. "Non esiste mai una causa sola, ma ci sono tante cose che si incastrano tra di loro. Il Meazza è uno stadio particolare che ti esalta quando le cose vanno bene e ti abbatte quando le cose vanno male. E' uno stadio che infonde tante aspettative e in situazioni confuse come quella di quest'anno la fragilità dei giocatori aumenta", ha spiegato il medico.

Problemi diversi per i rossoneri rispetto ai nerazzurri: "Se nel caso del Milan si può parlare di fragilità, nel caso dell'Inter è più una questione di insicurezza. La squadra si sente forte, ma non riesce a trovare i giusti equilibri. Stramaccioni è un bravo allenatore, ma essendo così giovane non ha l'esperienza necessaria a dare sicurezza alla squadra soprattutto nei momenti di difficoltà. L'Inter mi sembra una squadra disorientata, con delle ottime individualità ma priva di una strategia comune. La reazione di Sneijder davanti ai fischi? Quando i risultati non arrivano, confusione e frustrazione ti portano a compiere dei gesti inadeguati", spiega il dottore.

E poi c'è la cura: "Psicologicamente serve un passo indietro. E' necessario partire dalle piccole cose come ad esempio il possesso palla e questo può dare sicurezza. Una volta arrivati i primi risultati va aumentato il livello di difficoltà. In questo modo la squadra ritrova fiducia, entusiasmo ed autostima".