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La smorfia di Lautaro è il segreto Inter. Alle spalle di Inzaghi la notizia migliore

Inter Spezia analisi
L'analisi di Fcinter1908.it all'indomani di Inter-Spezia vinta dai nerazzurri per 3-0

Daniele Vitiello

Alle 21.30 in punto di ieri sera Ghersini col fischietto tra le labbra aveva appena decretato la fine del primo tempo di Inter-Spezia con due soffi netti. In quel momento, le inquadrature hanno iniziato ad indugiare su Lautaro, autore del momentaneo vantaggio nerazzurro. Cercavano un sorriso da immortalare, ma nulla. Il Toro ha scosso la testa per pochi secondi, poi ha incrociato lo sguardo di qualche compagno e con una smorfia ha quasi provato a scusarsi rientrando negli spogliatoi. Il motivo? La splendida rasoiata dell'1-0 al 35' è arrivata prima e dopo due errori sotto porta piuttosto importanti. Rivedendoli, non sembra quasi possibile che si trattasse dello stesso calciatore.

Inter Spezia

Questione di lucidità e concentrazione, vien da dire. Inevitabile, in una gara di grande sacrificio come quella di ieri sera dell'argentino. Recuperi preziosi a metà campo, movimenti ad aprire le maglie dello Spezia, collante tra Romelu Lukaku e la metà campo quando la squadra tendeva ad allungarsi. La perla che ha alzato il sipario è soltanto una parte dello splendido lavoro confezionato. E mentre i tifosi applaudivano, lui scuoteva la testa. Così fanno i più grandi, che non smettono mai di provare a migliorarsi. Così deve fare l'Inter, che intanto porta a casa altri tre punti e attende di conoscere i risultati delle altre. Presto la stagione entrerà nel vivo e servirà una forma migliore, ma il rodaggio procede bene e Inzaghi può essere soddisfatto.

Inter-Spezia, le buone notizie per Inzaghi

Le buone notizie non mancano, perché l'Inter stavolta ha vinto tenendo blindata la porta. Senza concedere mai nulla allo Spezia, i nerazzurri hanno macinato gioco e creato occasioni. LuLa in fase crescente, con Lukaku che ha sfornato un assist al bacio per il suo compagno di giochi e ottenuto il primo coro dalla Nord in segno di definitivo disgelo. Ha funzionato il doppio lavoro dei tre di difesa, impegnati più nel costruire che nell'arginare. Segnali convincenti anche da Dimarco, in attesa del miglior Gosens. Il sorriso del tecnico si allarga se si pensa alle risposte di coloro che sono entrati a gara in corso: tutti subito nel vivo, come gli si chiedeva. La maggiore profondità della panchina quest'anno dovrà incidere sulle sorti dell'Inter.

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