La speranza Champions “impedisce” la valutazione di Guarin. Ma…

Il valore tecnico non si discute, l'ha detto anche Marco Branca. Ma finora l' Inter, per valutare Fredy Guarin, si è dovuta fidare più dei video delle partite del Porto che non di quanto visto in campo. Qualche minuto col Genoa, poco meno di un'ora col Cagliari, ma del giocatore dominante visto con Villas Boas poche tracce.

A sei partite dalla fine le occasioni per valutare il colombiano in tutta tranquillità non ci sono. Stramaccioni lo ha ripetuto più volte parlando dei giovani ma il discorso vale anche per i giocatori da "recuperare": in campo deve andare la formazione più competitiva possibile e per questo Guarin dovrà dare le stesse garanzie di Zanetti, Stankovic, Poli, Cambiasso, Obi e gli altri. Finché l' Inter avrà un briciolo di speranza di centrare il terzo posto non ci saranno esperimenti.

Uno scarso utilizzo da qui a fine stagione potrebbe influire sul riscatto? No, almeno stando alle dichiarazioni decise di Marco Branca, che non ha mai collegato l'eventuale conferma di Guarin al minutaggio, ma solo ad un completo recupero fisico ("Guarin non ha bisogno di queste partite per essere riscattato. Ne ha bisogno solo per aumentare il suo apporto alla squadra perchè come valore non si discute. Lui deve verificare le sue condizioni fisiche, il suo stato di forma e per il resto c'è poco da discutere", sono le parole del dt interista)

Ma anche l'ad nerazzurro, Ernesto Paolillo, è stato sempre piuttosto chiaro sui motivi che hanno spinto l' Inter ad acquistare il giocatore benché infortunato: "Sapevamo che il giocatore era infortunato, ma crediamo che il giocatore una volta guarito sia un giocatore che fa la differenza. Dovevamo scegliere tra lasciar perdere e non prenderlo a giugno, o prenderlo e aspettare che guarisca. Abbiamo preso questa seconda strada. Sono convinto che sia stata una scelta buona perchè ci ha permesso di prendere il giocatore".

Il riscatto di Guarin, quindi, non è in discussione.