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La “strana coppia” i “separati in casa” gli “incompatibili”. Gli aggettivi si sono sprecati in avvio di stagione per definire – ovviamente in maniera negativa – la coppia Jovetic-Icardi.
Chi ha predicato calma e pazienza alla fine sta avendo ragione. Roberto Mancini, fin dai primi giorni, ha sempre “protetto” i suoi attaccanti: “Devono trovare l’intesa, la possono trovare solo giocando insieme. Sono due campioni, assolutamente compatibili, ci vuole tempo”.
Il tempo, si sa, è galantuomo. La notte di Udine ha lasciato intravedere cenni d’intesa che lasciano ben sperare. Intesa che è coincisa con la doppietta del capitano nerazzurro, quello che “non segna come la passata stagione” e il ritorno al gol di “quello che non segna da agosto”.
Mauro Icardi, lo scorso anno – giusto per ribadire il concetto – ha realizzato 14 dei 22 gol totali da gennaio in poi. Ad oggi è fermo a quota 6 reti, con una gara a disposizione per “pareggiare” il parziale della passata stagione (8 gol). Mancini ci crede, ci ha sempre creduto e ha sempre fatto scudo di fronte alle critiche che sono piovute (copiosamente) nei confronti dell’attaccante.
Critiche che Mauro ha preso, e scaraventato in rete con la violenza e la fame di chi non ha mai la pancia sazia.
Thohir non può far altro che sorridere, “l’Inter gioca male” – “l’Inter vince solo 1 a 0” – “l’Inter è fortunata”.
L’Inter è prima in classifica, con 4 punti sulla seconda. Il tutto, con buona pace di chi pensa il contrario.
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