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Getty Images
L'Inter ha cambiato marcia e il merito, oltre che di Inzaghi, è anche dei giocatori, che si sono compattati dopo un confronto nello spogliatoio. La Gazzetta dello Sport lo conferma, evidenziando i miglioramenti di Lautaro e Barella:
"S vince e si perde tutti insieme, la squadra è tornata a ragionare così e per questo anche ad aiutarsi in campo. Non si vedono più scenate isteriche, lamenti, “sbracciate”, ora si rema tutti dalla stessa parte e la strada la stanno indicando due giocatori su tutti. Lautaro Martinez e Nicolò Barella sono l’oro nerazzurro: entrambi in rete nelle ultime tre partite ufficiali, entrambi trascinatori del gruppo che ha ricominciato a pensare in grande. E sulla loro svolta c’è chiara la mano dell’allenatore, per ragioni e situazioni diverse".
"Lautaro è stato sempre difeso e coccolato, nonostante un digiuno da gol pesante, durato 43 giorni. Con Barella, invece, Simone ha usato il bastone. Il suo atteggiamento nel derby non era piaciuto: troppa insofferenza, troppe urla di rimprovero ai compagni, poca voglia di sacrificarsi. Nicolò è finito a sorpresa in panchina pochi giorni dopo, in Champions contro il Bayern. Ma da lì in poi ha ripreso in mano la squadra, riportandola sulla strada giusta. L’Inter è tornata, nella stagione di Inzaghi. L’autunno sportivo quest’anno dura meno, ma è da qui che Simone vuole mettere le basi per la rimonta".
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