In vista della doppia sfida di Champions con il Milan, ma anche delle prossime sfide di campionato che non si possono sbagliare, l'Inter ritrova i giocatori decisivi. Lautaro e Barella sono al top e poi Inzaghi può contare sull'asse di sinistra Bastoni-Dimarco e sulla grande stagione di Mkhitaryam.
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L’Inter prepara i soldati: Lautaro e Barella tornati al top. Inzaghi punta sull’asse mancino
"I due binari, quello italico e quello europeo, devono correre in parallelo e per questo Inzaghi non potrà che proporre rotazioni, già a partire dalla sfida di domenica a Empoli. Un esempio su tutti: con Skriniar che ha ufficialmente alzato bandiera bianca, Darmian andrebbe tenuto dentro a una teca per non sgualcirlo. Invece rischia il logorìo nelle tante partite davanti: potrebbe riposare domenica, ma poi tornerebbe solo nelle battaglie successive, quasi tutte con rivali di alto lignaggio, dalla Juve alla Lazio passando per la Roma. Lo stesso discorso vale per Dimarco a sinistra e Lautaro davanti. Al Castellani potrebbero pure rifiatare, ma questo non deve ingannare sul loro status di imprescindibili", spiega La Gazzetta dello Sport.
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"L’esterno mancino ha superato un momento di piccolo appannamento, quando Gosens poteva davvero soffiare alle spalle.Toccherà a lui spesso e volentieri nel lungo avvicinamento alle due battaglie contro il Milan, che Dimarco sente forse più di altri. Ancora più piccolo di Federico, un altro tifoso diventato campione: Bastoni ha iniziato a farsi le ossa all’Atalanta nel 2006. Ora con Dimarco fa spesso pendere le partite a sinistra, appoggiandosi anche a un gioiello di mezzala mancina: se Mkhitaryan in questo 2023 non è partito titolare in sole 2 partite su 23 ci sarà un perché. E la tendenza è destinata a continuare ora che si entra nella fase bollente".
"Barella, superstar nei quarti, è tornato elettrico: sarà impossibile rinunciare alla corrente che accende l’intera squadra. Altrettanto decisivo il ritorno al gol di Lautaro, che era all’asciutto dal 5 marzo. A fine partita ha parlato alle tv da capitano senza fascia, ha ribadito che non si può fallire neanche in campionato. E poi nel chiuso dello spogliatoio ha ripetuto ai compagni gli stessi concetti rotondi. Tradotto: non sono più ammesse brutte figure, anzi deve arrivare un segnale collettivo. Anche per questo l’argentino è la guida spirituale e tecnica che aiuta l’Inter di Champions a essere tale anche in campionato", spiega Gazzetta.
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