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Sempre più leader dell’Inter, oltre che capitano. Crescono le responsabilità per Lautaro Martinez dopo gli addii di alcuni pilastri nerazzurri: da Samir Handanovic (11 anni) a Marcelo Brozovic (8 e mezzo), passando per Danilo D’Ambrosio (9 e mezzo). Comincia un nuovo corso, col 10 argentino al centro dell’Inter. Ne parla così oggi il Corriere dello Sport in vista della stagione 2023/24.
“Da questo punto di vista, nessuno ha dubbi sulle capacità del Toro. La sua personalità l’ha già dimostrata. Tra un mese compirà 26 anni. È ancora giovane quindi, ma la sua carriera è stata un crescendo costante. Magari senza exploit straordinari, semmai aggiungendo regolarmente qualcosa stagione dopo stagione. Quando è sbarcato in nerazzurro, in pochi si erano spinti così in là nel prevedere cosa sarebbe riuscito a fare, saltando dal suo Racing Avellaneda a uno dei più prestigiosi palcoscenici più prestigiosi d’Europa. Invece, ha messo insieme un palmares già ricchissimo, tra Inter e Argentina. E l’ha fatto sempre da protagonista.
Magari con la sola eccezione della rassegna iridata in Qatar, coincisa però con una caviglia che lo ha obbligato a giocare costantemente sul dolore. Alvarez, però, che lo aveva sostituito al fianco di Messi, come titolare nell’attacco della Seleccion, nel resto della stagione con il Manchester City ha trovato poche luci. Lautaro, invece, con l’Inter si è subito ripreso la scena, firmando con i suoi gol sia la Supercoppa sia la Coppa Italia. Ha trascinato anche la squadra in finale di Champions. Non riuscendo, però, a rifilare al City una delle sue zampata a Istanbul.
Da lì, però, riparte lui e ripartono i nerazzurri. Con un obiettivo su tutti in testa: lo scudetto e, quindi, la seconda stella. Il tricolore, Lautaro, l’ha già conquistato. Ma sono trascorsi ormai 2 anni. E, allora, era un attaccante che godeva della luce riflessa di Lukaku. Adesso, invece, sa come brillare da solo. E sa anche come prendersi il gruppo sulle spalle. Anche nei momenti più difficili e complicati. […] E chissà che anche in Lautaro, come in diversi altri compagni, che sono rimasti sorpresi, se non delusi, dall’atteggiamento di Lukaku, non ci sia la voglia di fargli vedere l’errore che ha commesso. C’è solo un modo per farlo: continuare a vincere e farlo da assoluto protagonista. Il Toro è pronto. All’Inter non resta che seguirlo in questa nuova avventura. Che potrebbe trasformarsi in definitiva consacrazione”, si legge.
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