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Sa benissimo che il suo ritardo di condizione – e di conseguenza quello sottoporta – incide sul rendimento di tutto il gruppo, lo ha ammesso dopo il ko con il Milan e per questo ha messo a punto insieme a Inzaghi e allo staff tecnico un programma per recuperare terreno in fretta: le sue sedute aumenteranno, come aumenteranno le ore trascorse alla Pinetina. Tutto il lavoro specifico che l’argentino porterà avanti in questi giorni sarà finalizzato a colmare il gap di condizione. Primo obiettivo, salire di livello già sabato a Udine e rompere il ghiaccio tornando a segnare. Il resto verrà da sé: dopo la trasferta in Friuli, l’Inter tornerà a giocare una gara dopo l’altra fino alla sosta di metà ottobre.
Stella Rossa in Champions, poi Torino in campionato, sempre a San Siro: Lautaro magari non le giocherà tutte da titolare. Ecco, qui non è questione di “quanto” ma di “come”. E il bomber seriale che ha seminato reti ovunque nello scudetto della stella è in grado di fare la differenza in qualunque contesto, ad esempio segnarne quattro entrando dalla panchina come in quella notte a Salerno di fine settembre del 2023. E qui arriviamo a un altro punto chiave, perché la rincorsa che il 10 nerazzurro ha pianificato con il suo allenatore potrà passare anche... dai pit stop. Il che significa maggiore disponibilità al turnover e alla gestione delle energie. In un momento così delicato, sapersi dosare – e affidarsi alle scelte di chi lo vede allenarsi tutti i giorni, come Inzaghi – è fondamentale tanto quanto scegliere la soluzione giusta nell’area avversaria", si legge.
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