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Lautaro: “Mondiale con la caviglia a pezzi ma sogno realizzato. Inter, vinciamo tutto”

Alessandro De Felice

Il 'Toro' parla in conferenza stampa dopo il successo ai Mondiali con la Selección e in vista del big match col Napoli

Il ritorno della Serie A è alle porte. Mancano due giorni alla super sfida tra Inter e Napoli, valida per la 16ª giornata di campionato e in programma a San Siro mercoledì sera.

A poco più di 48 ore dal match, l’attaccante nerazzurro e fresco Campione del Mondo con la sua Argentina, Lautaro Martinez, parla in conferenza stampa in conferenza stampa nel centro sportivo Suning di Appiano Gentile per presentare il big match contro i partenopei e rispondere alle domande sul trionfo con l’Albiceleste in Qatar.

La prima cosa che hai pensato dopo il gol di Montiel?

"Emozioni uniche. Ho pensato a tutto quello che ho fatto in passato. Da bambino sognavo questo. Non pensavo fosse così bello".

Era il sogno più grande?

"Sicuramente sì nella mia carriera. Dopo questo non ci sono cose più grandi. É il massimo perché uno gioca per il suo Paese, per la gente. È stato bellissimo anche per come è arrivato. Ora l'obiettivo è vincere ogni trofeo che uno gioca".

Credi nello scudetto?

"Sì, ci credo. Non è finita ancora la prima parte. Sappiamo che abbiamo persi punti. Dobbiamo prepararci bene per il Napoli e fare il nostro lavoro. C'è anche la Coppa Italia, arriverà il Parma. E la Supercoppa. Dobbiamo prepararci per vincere tutto".

Cosa ti porti qui all'Inter in eredità dal Mondiale?

"Le partite sono sempre lunghe. Ho imparato che la forza del gruppo è importante. Cercherò di trasmettere quello che ho imparato al Mondiale ai miei compagni. Abbiamo giocatori importanti nello spogliatoio".

Sulla festa in Argentina e a casa tua, a Bahia Blanca?

"È stata una emozione difficile da spiegare. A Bahia Blanca ci sono tante personalità dello sport, è stata una grandissima emozione per tutti, anche per la mia famiglia. Anche a Buenos Aires è stata una 'locura'".

I tre momenti più belli?

"Il primo scelgo la sconfitta con Arabia, lì abbiamo parlato con tutto il gruppo e siamo tornati a lavorare come abbiamo fatto in questi anni con Scaloni. Il secondo con l’Olanda, ci hanno recuperato da 2-0 a 2-2. È stato difficile ma è uscita la forza del gruppo. Potevamo vincere ma siamo arrivati ai rigori e lì va come va. Il terzo è il rigore di Montiel".

Quanto hai dormito dopo la vittoria?

"Ho dormito poco a casa. La bambina aveva il fuso orario".

Un Mondiale a metà stagione è atipico. Ora come si riparte?

"Ti dà più forza, siamo a metà campionato. Magari puoi stancarti di più mentalmente che fisicamente per quello che abbiamo vissuto che è forte. Con l’Olanda e in finale abbiamo speso tanto e ti stanchi mentalmente più che fisicamente".

Come coltivi la fame di continuare a vincere?

"Lavorando e con l'amore che ho per questo sport. Voglio vincere tutte le partite, anche in allenamento. Il Mondiale è il massimo ma dobbiamo qualificarci per il prossimo e vincere il prossimo. Io sono uno quelli che vogliono vincere tutte le partite che giocano".

Offri una cena ai compagni?

"Quello che vogliono, non mi hanno ancora detto nulla (ndr, ride)".

Quando non segni ti innervosisci perché ci tieni alla squadra. La vittoria del Mondiale più renderti più tranquillo?

"Anche qui all’Inter abbiamo superato tanti momenti difficili. Se non faccio gol aiuto la squadra in altri modi. A volte non ci piace sentire tante parole da fuori perché la gente non sa cosa succede dentro. Prima del Mondiale stavo giocando con la caviglia a pezzi per un mese, non sono arrivato in Qatar come volevo ma il mister e i dottori lo sanno. Vado a dormire tranquillo perché mi alleno sempre al meglio”.

Come stai in vista del Napoli?

"Sono pronto, sono tornato dopo un po’ di riposo. La caviglia è migliorata, se il mister mi fa giocare sono pronto a dare una mano".

Devi passare subito dalla festa del Mondiale al campionato. Rispetto al solito non c'è l'estate di mezzo...

"È difficile ma come dicevo abbiamo festeggiato, dormito poco, mangiato e bevuto. Poi mi sono messo in aereo a pensare solo all'Inter e al Napoli. A lavorare con i compagni e ad ascoltare il mister Inzaghi per preparare la partita nel miglior modo possibile. Sarà importante".

Con l'Argentina giochi in supporto a Messi mentre con l'Inter sei attore protagonista. Cosa cambia?

"In Nazionale gioco con il migliore al mondo, Messi è protagonista e noi cerchiamo di dargli una mano. All'Inter ho il mio ruolo, cerco di fare il meglio possibile sia che si giochi con Correa, Dzeko e Lukaku. Mi preparo in allenamento al meglio".

Questa esperienza ti ha cambiato? E cosa ti ha detto Inzaghi?

"Questa esperienza mi ha fatto cambiare tantissimo. Ho iniziato giocando, poi non riuscivo ad allenarmi per i problemi alla caviglia. Poi abbiamo cambiato e giocava l'altro attaccante (Julian Alvarez, ndr). Sono contento di quello che ho vissuto. Il mister mi ha fatto i complimenti così come i compagni. Sono contento di essere qui a lottare con loro per i nostri obiettivi".

Se pensi all'Inter e al Mondiale, quali sono le immagini più belle?

"All'Inter ho vissuto momenti bellissimi. Abbiamo vinto tre trofei che mancavano da tanto. Sono molto orgoglioso. Anche in Argentina mancava da tanto il Mondiale. Il momento più bello è stato quando mia figlia ha toccato la Coppa del Nondo. Da quando è nata lei mi ha cambiato la vita e ho vinto quasi tutti i trofei che potevo vincere".

Come hai trovato la squadra Lukaku? E senti la riconoscenza del club nei tuoi confronti?

"Anche dopo Atalanta i compagni mi hanno ringraziato tanto. Ho tenuto duro e nascosto il dolore. Cerco sempre di essere in campo per aiutare e poi siamo tutti pronti. Romelu l’ho visto bene, si sta allenando bene, poi sceglierà il mister chi gioca. Siamo al completo, stiamo lavorando per essere pronti".

Qual è stato il messaggio più importante tra quelli che hai ricevuto?

"Il messaggio più importante è di mia nonna, che non sta vivendo un buon periodo. Anche mia madre non è potuta essere al Mondiale, sicuramente quello più importante".

Che peso ha avuto Maradona sulla vittoria dell'Argentina?

"Ci ha fatto male la sua scomparsa a noi argentini, è mito e leggenda che sarà sempre con noi. Si sta godendo tutti i trofei ovunque lui sia".

Mancini ha detto che l'Italia avrebbe lottato per la vittoria finale ai Mondiali se avesse partecipato. Tu cosa ne pensi?

"Ho ricevuto tanti video di tanta gente argentina che abita qui. Italia si meritava di andare, ha perso partita. Italia si deve preparare per il prossimo, ha tanti giovani che sono forti e hanno talento. Spero che al prossimo ci siano anche loro".

Come sta la squadra dopo la sosta? Siete pronti per il Napoli?

"Il Napoli ha qualità, dobbiamo fare bene pressione senza palla, sarà importante fare il nostro lavoro. Passerà tanto da quando avremo la palla, dobbiamo prepararci bene. La squadra l’ho trovata bene anche fisicamente. Mi hanno raccontato cosa hanno fatto a Malta. Si sono allenati bene, siamo carichi. Sarà una partita importante per il nostro futuro".

Come calciatore come sei migliorato? Come ti vedi da qui a quattro anni?

"In questi anni sono migliorato tantissimo. Tatticamente e fisicamente sono cambiato tanto. Questo si è visto, lo vedo anche io. Da qui a quattro anni l’obiettivo è continuare a migliorare ogni giorno, in tutto per essere più maturo dentro il campo ed essere più intelligente e fare le cose che servono alla squadra".