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"Il Toro finora in Serie A viaggia quasi alla media di un gol a partita: 13 centri in 14 giornate. Naturalmente è il capocannoniere del campionato, titolo che quest'anno non vuole farsi sfuggire, anche se la sua priorità è la seconda stella. Domenica a Napoli non ha battuto Meret, ma è stato suo l'assist per il raddoppio di Barella che ha azzerato le chances di rimonta degli uomini di Mazzarri. È rimasto a secco anche a San Siro, nelle ultime due affermazioni contro Roma e Frosinone, e adesso ha voglia di tornare a esultare sotto la Nord. Anche perché dei suoi 15 gol stagionali (Champions compresa), appena 5 sono arrivati di fronte al suo pubblico. Un numero che Lautaro vuole migliorare per scalare la classifica dei migliori bomber europei dell'anno solare 2023".
"Con le partenze di Handanovic e degli altri senatori, Lautaro adesso indossa la fascia da capitano, una responsabilità che sente parecchio. Rispetto al passato, come inevitabile, parla di più nello spogliatoio e con l'allenatore, mentre in campo non ha paura a metterci la faccia, ad andare a muso duro con gli avversari e l'arbitro. Non è un bomber egoista, ma un uomo-squadra che ha trovato un'intesa eccezionale con Marcus Thuram. Anche se, a dire la verità, Martinez si è trovato bene con tutti gli attaccanti con i quali ha diviso l'attacco, da Icardi a Lukaku, passando per Dzeko e appunto il francese figlio d'arte. Merito della sua abilità nell'adattarsi alle caratteristiche di chi ha accanto", spiega il quotidiano.
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