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Inter, è un Lautaro diverso con la fascia. E ora il Toro vuole rispondere alla Juve

Inzaghi vuole tutti concentrati per riprendersi il primo posto. A guidare l'attacco ci sarà ovviamente Lautaro Martinez

Inzaghi non vuole passi falsi, per questo stasera contro l'Udinese a San Siro scenderà in campo la formazione migliore. Il tecnico non guarderà ai prossimi impegni, Real Sociedad e Lazio, ma vuole tutti concentrati per riprendersi il primo posto. A guidare l'attacco ci sarà ovviamente Lautaro Martinez, al suo fianco Thuram.

"E adesso tocca a Lautaro. Perché la Juventus battendo il Napoli ha lanciato un messaggio importante e il Toro vuole rispondere subito. Riprendendosi la vetta della classifica e non facendo lievitare l'autostima della formazione di Allegri, in questo momento la rivale più pericolosa nella corsa allo scudetto. Ovvero il grande obiettivo della stagione nerazzurra. L'argentino stasera suonerà la carica, guiderà i compagni all'assalto contro un'Udinese che la passata stagione all'andata ha aperto la crisi della formazione di Inzaghi", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Il Toro finora in Serie A viaggia quasi alla media di un gol a partita: 13 centri in 14 giornate. Naturalmente è il capocannoniere del campionato, titolo che quest'anno non vuole farsi sfuggire, anche se la sua priorità è la seconda stella. Domenica a Napoli non ha battuto Meret, ma è stato suo l'assist per il raddoppio di Barella che ha azzerato le chances di rimonta degli uomini di Mazzarri. È rimasto a secco anche a San Siro, nelle ultime due affermazioni contro Roma e Frosinone, e adesso ha voglia di tornare a esultare sotto la Nord. Anche perché dei suoi 15 gol stagionali (Champions compresa), appena 5 sono arrivati di fronte al suo pubblico. Un numero che Lautaro vuole migliorare per scalare la classifica dei migliori bomber europei dell'anno solare 2023".

"Con le partenze di Handanovic e degli altri senatori, Lautaro adesso indossa la fascia da capitano, una responsabilità che sente parecchio. Rispetto al passato, come inevitabile, parla di più nello spogliatoio e con l'allenatore, mentre in campo non ha paura a metterci la faccia, ad andare a muso duro con gli avversari e l'arbitro. Non è un bomber egoista, ma un uomo-squadra che ha trovato un'intesa eccezionale con Marcus Thuram. Anche se, a dire la verità, Martinez si è trovato bene con tutti gli attaccanti con i quali ha diviso l'attacco, da Icardi a Lukaku, passando per Dzeko e appunto il francese figlio d'arte. Merito della sua abilità nell'adattarsi alle caratteristiche di chi ha accanto", spiega il quotidiano.



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