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"L’annata 2024-25 dei nerazzurri sarà lunga quanto il Cammino di Santiago, ma nessuno avrà tempo di godersi il panorama. Il 17 agosto l’esordio col Genoa, poi la Champions, la Coppa Italia e il Mondiale per club, in programma negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio con una formula rivoluzionata a 32 squadre. Lautaro dovrà tenere fede all’etichetta guadagnata già nel 2021, quella di “eroe dei due mondi”, l’Italia e l’Argentina. A volte il calcio si appropria della storia. Ha vinto la prima Coppa America e il primo scudetto a 23 anni, è diventato campione del mondo a 24 e a 26 si è migliorato, festeggiando la Serie A e la Coppa America da capocannoniere".
"Ha incastonato lo scettro del bomber sui due mondi che l’hanno reso la punta che è oggi, leader tecnico ed emotivo dell’Inter e futuro della nazionale. Lautaro è partito da Bahia Blanca, un puntino dai tramonti color vaniglia, e poi ha iniziato a scalare una parete di roccia. Ha iniziato da centrale difensivo, si è specializzato come punta, ha salutato il suo paesino per il Racing e poi è tornato a casa, spezzato dalla nostalgia, salvo poi riprendere la scalata ed esordire al posto di Diego Milito. L'Italia, invece, l'ha reso uomo, padre, capitano e campione d'Italia. Prima con Antonio Conte, poi con Simone Inzaghi, l'allenatore che più di tutti l'ha capito: «Ci lascia giocare liberi e sereni». Lunedì ha detto di «aver pagato il debito» dopo il Mondiale, vinto con una caviglia malandata. Con l'Inter ne ha un altro altrettanto grande, la Champions, sfumata in finale nel 2023. La smania di conquiste lo aiuterà a salire ancora", aggiunge il quotidiano.
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