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Lo stage è finito, Lautaro ora è Toro scatenato. Conte lo sapeva, l’Inter ha in mano un gioiello

Andrea Della Sala

L'attaccante dell'Inter sta maturando e sta facendo vedere tutte le sue qualità, anche con avversari di grandissimo livello

Barcellona e Juve, due gol come se niente fosse. La crescita di Lautaro Martinez procede senza sosta e l'Inter inizia a raccogliere i primi frutti. Se su quel giovane attaccante del Racing si erano mossi tanti altri top club, qualche motivo doveva pur esserci e ora il club nerazzurro si gode l'investimento. Dopo un anno di apprendistato, dove già aveva fatto vedere di poter dire la sua, siglando anche 9 reti in 35 presenze, ora il Toro si sta facendo largo a spallate e di fatto si è preso l'Inter.

Personalità da vendere, carattere sanguigno, agonismo puro, Lautaro è argentino nell'anima e dimostra di esaltarsi nelle grandi sfide di fronti a grandissime platee. Già sotto la guida di Spalletti con l'Inter era stato decisivo nei big match contro Napoli e Milan e quest'anno l'inizio è più che promettente, soprattutto sotto il punto di vista dell'atteggiamento. Prestazioni esaltanti, da giocatore navigato al Camp Nou contro il Barcellona e a San Siro contro la Juventus. Non proprio le ultime arrivate.

Il posto da titolare nell'attacco dell'Inter ora è più che mai suo e Lautaro non pare proprio tipo da volerlo mollare facilmente. Conte lo ha studiato, sapeva fin dai primi giorni di avere in mano un potenziale pazzesco e ora ne sta tirando fuori il meglio e i margini di miglioramento sono davvero molto, ma molto ampi. Qualche atteggiamento va ancora sistemato, sia chiaro: sotto porta spesso manca la zampata decisiva e a volte si sente troppo attaccante e non vede i compagni. Ma la strada è giusta e il Toro la sta percorrendo col fuoco negli occhi.