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C’è un’Inter con Lautaro e un’Inter senza. Bomber e leader: “Inzaghi lo metta in una teca”

C’è un’Inter con Lautaro e un’Inter senza. Bomber e leader: “Inzaghi lo metta in una teca” - immagine 1
L'ingresso in campo del centravanti argentino ha cambiato la gara, l'Inter è diventata più pericolosa e ha trovato il gol vittoria

Inter vincente a Salisburgo, grazie ancora una volta a un gol di Lautaro Martinez. Il capitano dell'Inter, inizialmente in panchina per rifiatare, ha cambiato l'esito della gara con il suo ingresso. L'Inter ha aumentato la pericolosità e sempre l'argentino ha realizzato il rigore da tre punti.

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"Esiste un’Inter con Lautaro Martinez e un’Inter senza. Non serviva il rigore salisburghese per confermarlo, il sospetto arrivava da molto lontano, ma da questa consapevolezza dipende pure il futuro dei nerazzurri, stra-meritatamente agli ottavi di Champions sulle spalle del proprio capitano. Significa che l’Inter ha davvero un gioiello raro in casa, una punta appuntita che pochi altri posseggono in Europa. Certifica anche che l’argentino va messo dentro a una teca di vetro prezioso, e qui in Austria, terra di Swarovski, se ne intendono. Simone Inzaghi spera, quindi, che con la sua gestione misurata il Toro non cali mai di forma e che, soprattutto, mantenga questa integrità fisica. Se c’è un giocatore a cui tutta la compagnia nerazzurra non può rinunciare mai e poi mai è proprio l’argentino. Un finalizzatore e pure un esempio, visto che è leader anche fuori dal campo, quando si trova un microfono davanti la bocca", sottolinea La Gazzetta dello Sport.


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"Alla Red Bull Arena ieri è rimasto lungamente in panchina, fino al 23’ del secondo tempo. Ha lasciato la fascia a Bastoni e ha visto i suoi compagni annaspare in una gara assai difficile. Poi, una volta entrato, la fredda serata di Salisburgo ha cambiato definitivamente temperatura. Tutta l’Inter si è destata assieme al suo Toro, sfruttando anche il calo fisico dei rivali che tanto avevano corso. Thuram, volenteroso e possente in tanti strappi solitari, si è riconnesso con il suo gemello argentino e così sono piovute le occasioni, anche perché c’era tutt’altra presenza in area. Sanchez, che aveva iniziato la gara proprio per far riposare il capitano, è stato il solito trottolino con poca sostanza. Imparagonabile alla presenza scenica di Martinez davanti alla porta. Così, prima ha colpito la traversa, staccando di testa da centravanti consumato e obbligando Schlager a un miracolo, e poi subito dopo ha trasformato il rigore dell’1-0".

"Ci fosse stato in campo Calha, ieri irriconoscibile, non avrebbe tirato lui e questo, se possibile, rende ancora più straordinari i suoi numeri: 14 gol in 15 partite stagionali, ma prima di ieri aveva lasciato 4 penalty al turco. Avesse pure il compito stabile di presentarsi dal dischetto, rischierebbe di arrivare ad altezze siderali. In più, si porta via dall’Austria pure una piccola gioia argentina: ha messo il naso davanti al connazionale Crespo. Da ieri è lui con 9 centri totali il miglior marcatore dell’Inter in trasferta in Champions, visto che era appaiato a Hernan a otto", aggiunge il quotidiano.

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