L'attaccante dell'Inter Lautaro Martinez è il punto fermo del reparto offensivo della squadra di Inzaghi, dopo il Mondiale è cresciuto ancora. Il tecnico non lo toglie mai e lui risponde sempre presente.
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È un’Inter Toro-centrica. Lautaro sempre più leader, per Inzaghi è insostituibile
"L’Inter di Inzaghi si scopre sempre più “Toro-centrica”. Tutto ruota attorno all’argentino e a dirlo non sono solo gli ultimi cinque gol firmati in campionato dai nerazzurri, tutti opera del 25enne bomber di Bahìa Blanca. A rivelare il ruolo sempre più centrale e il crescente peso specifico di Lautaro Martinez nell’Inter di oggi è soprattutto un altro dato, quello relativo alle sostituzioni. Basta osservare l’andamento della prima metà di stagione per capire che la situazione si è pressoché capovolta rispetto alla scorsa annata, quando l’argentino sembrava letteralmente abbonato al cambio a prescindere da gol e rendimento. Da un po’ di tempo a questa parte, invece, il Toro è un autentico punto fermo, con i piedi ben piantati in campo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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"Rispetto a un anno fa Inzaghi si è ritrovato con un reparto offensivo spesso e volentieri azzoppato da acciacchi e infortuni vari, alcuni di lungo corso (su tutti Lukaku). Le possibilità di effettuare rotazioni si è drasticamente ridotta, al punto da dover chiedere gli straordinari sovraccaricare anche al 36enne Edin Dzeko. Per lunghi tratti è venuto meno anche Correa, lasciando di fatto il tecnico con solo due attaccanti a disposizione. In termini di ricambi, finora quest’anno è mancato quello che fu Sanchez la scorsa stagione. Il Lautaro di oggi è un attaccante totale, davvero in grado di fare la prima punta e reggere il reparto sulle proprie spalle. Lo si vede nell’atteggiamento in campo, quando fa a sportellate coi difensori rivali senza mollare un centimetro, e lo si evince chiaramente anche dalla fame e dalla voglia che ci mette".
"Il Toro di oggi garantisce anche tanta sostanza e non solo a sprazzi, a riprova di una costanza di rendimento che indica un evidente salto di qualità. Un salto arrivato prima di salire sul tetto del mondo con l’Argentina, ma che con quel titolo ha acquisito un’altra dimensione anche in termini di leadership. Le lunghe pause di un tempo in zona gol sono un ricordo lontano e, quando c’è da tirare fuori gli artigli, Lautaro è il primo della fila. Tornato dal Qatar con lo scettro di campione mondiale, il bomber di Bahìa Blanca ha preso per mano l’Inter diventandone il trascinatore ben oltre i gol. Ecco perché oggi per Inzaghi è diventato semplicemente insostituibile", chiude il quotidiano.
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