Presto Lautaro Martinez sarà un nuovo giocatore dell'Inter. Tutto definito da tempo con il Racing, l'attaccante argentino sarà già dai primi giorni di ritiro assieme al resto della squadra di Spalletti per iniziare la sua nuova avventura in Serie A. Intervistato da Fox Sports Argentina, Lautaro ha parlato del suo futuro all'Inter:
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Lautaro Martinez: “Inter la scelta migliore, indosserò la numero 10. Spalletti vuole…”
L'attaccante è pronto per la sua nuova avventura con la maglia dell'Inter
NUMERO 10 - "Il numero non l'ho chiesto, nel primo incontro in Argentina mi domandarono che numero avrei voluto e hanno visto quello che usavo al Racing. Così mi hanno comunicato che indosserò la numero 10 dell'Inter".
INTER - "Avevo tantissime offerte ma per fortuna ho scelto l'Inter, che secondo me è la migliore opzione. Siamo felicissimi, sia io che la mia famiglia. L'idea era di rimanere nel Racing perché abbiamo formato un grande gruppo, dopo un inizio complicato abbiamo fatto benissimo. Quando è venuto il ds dell'Inter e ci siamo riuniti, mi è stato detto che il desiderio dell'allenatore era vedermi giocare con Icardi. O comunque averci entrambi per poter avere delle alternative. Giocare con Icardi mi piacerebbe tantissimo, penso che siamo assolutamente complementari. L'allenatore ci vuole vedere giocare insieme o lottare per un posto in squadra".
PREZZO - "Il prezzo pagato? Mi è sembrato una follia, mi ricordo la clausola che c'era di 9 milioni e già mi sembrava un prezzo altissimo. Ora ci sono queste cifre e questo vuol dire che ho fatto bene".
EUROPA - "Stare tanto tempo lontano dall'Argentina? Lo so bene, due anni fa scelsi di non andare in Europa e di restare al Racing. In Europa il calcio è diverso, sia tatticamente che fisicamente. Ma la scelta è sempre stata mia".
ATLETICO - "Con l'Atletico Madrid era praticamente fatta, l'operazione era definita. Poi ci sono stati una marea di dettagli, che preferisco non raccontare, e la trattativa si è interrotta. E così sono rimasto al Racing".
ARGENTINA - "Non mi sento inferiore agli altri. Sono rimasto sorpreso da tutto ciò che è stato detto dopo la mia convocazione in Nazionale".
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