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Inter, c’è un Lautaro in missione. Il nuovo Toro è nato a Istanbul, ma cresce ad Appiano

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Inzaghi non fa mai a meno del capitano: se non titolare, l'argentino entra sempre in campo per aiutare l'Inter a vincere

L'Inter viaggia forte spinta dal suo capitano Lautaro Martinez. L'argentino è il leader e il trascinatore di questa squadra, il giocatore di cui la squadra ha bisogno e di cui fatica a fare a meno. Lautaro segna, ma non solo, è decisivo sia che parta titolare, sia che entri in campo a gara in corso.

"Nella finale di Istanbul ha gioito Erling Haaland, anche se durante la partita ha provato da vicino l’esperienza vintage della marcatura vecchio stile di Francesco Acerbi. Lautaro Martinez, invece, rimuginava sulle tante occasioni sbagliate, una anche da lui stesso, mentre il popolo interista dava una dimostrazione di amore commovente in tribuna. Quel 10 giugno ha lanciato in orbita la carriera del norvegese, che adesso nutre rimpianti per il mancato Pallone d’Oro, ma è stato un propellente enorme anche per l’argentino. Con una fascia al braccio, il 10 nerazzurro ha cominciato la stagione proprio sull’onda emotiva dell’ultima cavalcata in Champions", sottolinea La Gazzetta dello Sport.


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"È come se la squadra si specchiasse in lui, tutti sono più consapevoli e maturi proprio perché è il loro leader ad esserlo per primo. Lautaro sta quindi segnando con una continuità mai vista, a ritmi che gli permettono di guardare il cannibale del City alla pari, anzi lievemente dall’alto. Se Haaland ha segnato 15 reti in 17 partite considerando tutte le competizioni, Martinez è a quota 14 in 15 gare. Se si aggiunge il fatto che l’interista ha tirato la miseria di un rigore e ne ha visti segnare quattro al tenutario del dischetto, Hakan Calhanoglu, il sorpasso è ancora più evidente. La stella di Guardiola, infatti, è il rigorista principe nella Manchester blu e con 4 penalty ha gonfiato i suoi numeri".

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"L’Inter ha un attaccante in missione, baciato dal destino: anche grazie a lui i nerazzurri possono ormai considerarsi tra le migliori del Continente. Va gestito dentro a rotazioni scientifiche, per preservarne lo stato di forma eccellente, ma nello stesso tempo la strategia di Inzaghi è di usarlo sempre e comunque. Anche a piccole dosi se serve: Martinez ha dimostrato che a volte gli basta un soffio di vento per rovesciare il destino di una partita. Anche l’anno scorso, tra l’altro, è stato unico della rosa ad aver messo piede in campo in tutte le partite ufficiali, nessuna esclusa. Se ciò è possibile è perché l’attaccante ha una struttura fisica eccezionale e ad Appiano lavora molto sulla prevenzione. Niente capita per caso in questi luoghi: il nuovo Lautaro ad altezza Haaland, e anche oltre, nasce sì ad Istanbul, ma soprattutto ad Appiano", precisa Gazzetta.

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