A decidere la sfida col Verona è stato ancora una volta Lautaro Martinez. L'argentino, dopo il Mondiale, ha voglia di vincere e continua a segnare. Trascina i compagni e si carica in vista del derby di Supercoppa.
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Lautaro indica la strada da seguire. L’Inter si affida al Toro che ha in testa una missione
"In questa affannata ricerca nerazzurra di una rotta senza Lukaku, per fortuna di Inzaghi esiste una strada sicura da seguire. È il piede bollente di Lautaro Martinez. Ieri il piede sinistro è stato chirurgico: l’argentino lo ha aperto come un compasso, con geometria e tempismo, per segnare l’1-0 flash. Così la squadra ha messo immediatamente in chiaro le cose con il Verona, senza bisogno di spiegazioni aggiuntive. Così l’Inter trascinata dal Toro può ora concentrare il pensiero solo e soltanto su Milan e Supercoppa senza noie aggiuntive: visto l’andazzo in campionato, diventa vitale per i nerazzurri poter alzare il trofeo al caldo arabo, proprio in faccia ai cugini. Servirebbe per alimentare l’utopia di una rincorsa a Spalletti, ma più realisticamente per rasserenare la seconda metà di stagione", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Appena qualche settimana fa l’Inter pensava di affidarsi a Riad al gigante belga, ma lo stato di forma di Romelu è inversamente proporzionale a quello del gemello campione del mondo. Se il 90 è ai minimi della fiducia e con un fisico da ricostruire, l’argentino vive uno di quei momenti di esaltazione che spesso gli capitano. Continua la serie di partite felici in cui sotto porta gli riesce tutto o quasi. Da quando è tornato titolare dopo le fatiche in Qatar, ha segnato al ritmo di una rete a gara. Se riuscisse a limitare i periodi in cui gli succede l’esatto contrario eleverebbe il suo status all’altezza dei migliori del Continente".
"Ieri di reti ne avrebbe pure segnate due, ma il bis, stavolta di destro, gli è stato annullato per aver abbattuto Dawidowicz: al di là del fischio, è la “garra” messa su quella palla che piace a San Siro, soprattutto se contrapposta alla mollezza sparsa su tutto il campo dai compagni in una gara di rara noia. La missione del Toro ora è chiara, non fermarsi come a volte succede, anzi incornare subito il Diavolo", sottolinea il quotidiano
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