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"Sarebbero state solo semplici raccolte di informazioni, nelle quali si sarebbe però parlato di soldi: in Argentina parlano addirittura di 60 milioni di stipendio a stagione. Tramite il suo staff, Martinez non ha minimamente aperto, nessuno spiraglio per fare entrare a Milano qualche intermediario con in mano un assegno dell’emiro. Al momento il Toro non si sente semplicemente interista (e milanese), ma sente su di sé il peso della nuova responsabilità. Con la fascia al braccio datagli dalla società e dall’allenatore, dovrà essere il faro da seguire per una rosa in grande trasformazione".
"Va detto che le sirene arabe si sono fermate solo nell’intorno del numero 10. Non sono state sentite oltre: in viale della Liberazione non è arrivata nessuno straccio di offerta e anche dal club vedono Lautaro poco incline alle tentazioni. Anzi per loro è un capitano in missione per la nuova stagione in cui la seconda stella rischia di diventare una ossessione. In più, l’argentino ha messo radici in città, sia dal punto di vista imprenditoriale che familiare: il secondogenito Theo è ormai in arrivo", spiega Gazzetta.
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