"Un gol ogni 117 minuti e spiccioli. Meglio di Icardi e meglio di Cristiano Ronaldo. Certo l’amico Maurito e CR7 hanno già segnato 14 e 15 volte, ma questa statistica fa capire che la prima stagione nerazzurra di Lautaro Martinez finora è stata più che positiva". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito allo score di Lautaro Martinez, attaccante argentino che, sin qui, ha segnato 5 gol in 16 presenze. Il Toro sperava di giocare con più continuità - solo 5 presenze da titolare - ma, sin qui, può vantare una media-gol di tutto rispetto visto che solo Piatek (1 gol ogni 93 minuti) e Milik (1 ogni 114) fanno meglio dell'ex Racing che precede, in graduatoria, anche Mauro Icardi (1 ogni 135) e Cristiano Ronaldo (1 ogni 136).
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Lautaro, numeri da urlo: meglio anche di Ronaldo e Icardi. GdS: “I primi 6 mesi all’Inter…”
L'attaccante argentino è un'importante risorsa per Spalletti
IN SOLITARIO - "I primi sei mesi milanesi dell’ex Racing di Avellaneda hanno certificato anche un’altra cosa: Lautaro e Icardi fanno coppia fissa fuori dal campo, ma quando c’è da giocare è un’altra storia. Spalletti, infatti, ha sperimentato i due insieme nelle amichevoli precampionato, non ha gradito il fallimento al debutto col Sassuolo e ha poi trovato la quadra con Icardi solo davanti e con il Toro sua alternativa da prima punta, non trequartista", spiega La Gazzetta dello Sport che indica come, per Lautaro, sia utile seguire la stessa strada percorsa finora: cercare di convincere Spalletti a suon di buone prestazioni, allenamenti a tutta e non lamentandosi sui social come invece aveva fatto il padre in quello che è stato il punto più basso di Martinez all'Inter.
RISALITA - Da inizio dicembre, invece, le quotazioni del Toro sono in ascesa: il gol col Napoli è stato il primo ad una big, con l'Empoli Spalletti gli ha concesso poco meno di mezz'ora ma l'argentino, assieme a Nainggolan, ha dato verve alla squadra regalando l'ultima vittoria del 2018 e, contro il Benevento, è arrivata la prima doppietta: "Insomma, Lautaro funziona sempre di più. E se l’Inter farà strada in Coppa Italia e in Europa League (al via il 14 febbraio in casa del Rapid Vienna), avrà tante altre opportunità per far vedere che lui c’è. Magari non solo da attaccante part-time", chiosa la Rosea.
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