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Lautaro più che mai simbolo dell’Inter: crescita completata senza Lukaku

Marco Astori Redattore 

Divenuto capitano e riconosciuto in via definitiva come leader, si è creato la sua seconda famiglia - la prima è quella con la moglie Agustina e i figli Nina e Theo - con il resto dei giocatori dell’Inter

E' in tutto e per tutto l'Inter di Lautaro Martinez. Negli anni di Conte era Lukaku il leader d'attacco, con il Toro che ancora doveva completare il suo percorso di crescita: ora è un leader dentro e fuori dal campo. Scrive il Corriere dello Sport: "Ma come sta l’argentino senza il “suo” Romelu? Beh, guardando i numeri, alla grande. Il suo inizio di stagione è stato eccezionale: 12 reti in 11 gare, contando solo il campionato i centri sono 11 in sole 9 giornate. Mai aveva cominciato in questo modo. E allora è la conferma di come Lautaro si sia “emancipato” rispetto all’ex compagno e, ormai, pure ex amico. Per la verità il processo era già stato avviato quando Big Rom aveva deciso di tornarsene a Londra. Era la stagione 2021-2022 e il Toro si ritrovava ad avere maggiori responsabilità, mentre prima era come se vivesse di luce riflessa.

Lukaku era la stella e lui gli girava attorno, come un satellite, sfruttandone la forza di gravità. Attenzione, non che fosse solo farina del sacco di Big Rom. Semplicemente, il bomber di Bahia Blanca stava affrontando il suo percorso di crescita. Salutato una prima volta il totem belga, Lautaro ha dovuto per forza di cose diventare grande. E la sua risposta è stata senza ombra di dubbio eccellente. Con Dzeko, infatti, il rapporto era alla pari, anzi la bilancia cominciava proprio a pendere dalla parte dell’argentino. Tanto che il suo bottino di gol in campionato superò, per la prima volta, quota 20 (21 per la precisione).

Riformata la coppia la scorsa stagione, come già sottolineato con soddisfazione reciproca, evidentemente l’equilibrio non poteva essere più lo stesso di un tempo: non c'era più un sole (Big Rom), ma una coppia di astri, che avrebbero dovuto illuminare l'intero cielo nerazzurro. Come sono andate le cose lo sanno tutti. Lukaku si è fatto male, ha fatto fatica a ritrovare la forma e, una volta che il suo motore ha iniziato a girare al massimo, Inzaghi aveva scelto di rompere il tandem, assegnando un nuovo partner a ciascuno: ancora Dzeko per il Toro e Correa per Romelu. Beh, Lautaro ha continuato a trascinare il gruppo: forte anche del Mondiale vinto con l’Argentina, è diventato sempre più centrale pure nello spogliatoio interista.

La voglia di continuare assieme, però, non è mai venuta meno. E il numero 10 nerazzurro si aspettava di ricominciare ancora con il “suo” Lukaku, che invece a scelto un destino diverso. Tuttavia, il Toro non ha sofferto per la fine del rapporto, anzi. Divenuto capitano e riconosciuto in via definitiva come leader, si è creato la sua seconda famiglia - la prima è quella con la moglie Agustina e i figli Nina e Theo - con il resto dei giocatori dell’Inter. Lautaro ora più che mai è il simbolo della squadra. Per Inzaghi è imprescindibile. E ora il tecnico nerazzurro si aspetta che faccia la differenza anche contro la Roma. Del resto c’è una statistica da incrementare, visto che in 10 incroci con la formazione giallorossa ha segnato soltanto una volta".



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