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Lautaro, 2023 magico: -1 da Vieri e Milito, vede il record e ha in testa lo Scudetto

Lautaro, 2023 magico: -1 da Vieri e Milito, vede il record e ha in testa lo Scudetto - immagine 1
L'attaccante argentino continua a segnare con una media di un gol ogni 90': a Lisbona riposa in vista di Napoli

Un 2023 da capogiro. L’anno solare si è rivela finora, a quasi un mese dal termine, incredibile per Lautaro Martinez.

L’attaccante argentino, diventato capitano dei nerazzurri in estate, sta segnando con una continuità impressionante, incidendo nettamente sulla destino della sua Inter.

Con quello dell’Allianz Stadium di Torino sono 27 ig dal realizzati in Serie A nel 2023, una frequenza unica, con una media di esatta di una rete ogni 90 minuti effettivi giocati.


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“Meglio di lui, negli ultimi 60 anni di campionati nerazzurri, hanno fatto solo Bobo Vieri nel 2001 e Diego Milito nel 2012, che di reti ne hanno segnate 28” sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Con cinque gare ancora a disposizione in campionato da qui a Capodanno il record è tutt’altro che improbabile: nel mirino c’è il primato di Nyers con 32 reti nel 1951.

Con lui per Simone Inzaghi e l’Inter è come partire da 1-0. Il Toro è cresciuto e maturato dal punto di vista calcistico.

“L’Inter si è appoggiata a lui e lui si è appoggiato a un’Inter diversa. Perché ora, ovvero in questa stagione, la squadra gioca per le sue finalizzazioni. Perché il numero 10 non deve fare “anche” la spalla, ma sono gli altri - nello specifico Thuram - a farla per lui”.

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I paragoni con gli attaccanti del passato non mancano:

“Quando il Toro pianta i piedi per terra non lo sposti mica, proprio come accadeva con Ronaldo - aggiunge la Rosea -. È un gioco affascinante, che tiene dentro anche Vieri e Milito, i due più vicini a essere raggiunti da Lautaro nella speciale classifica dell’anno solare”.

I meriti della crescita se li dividono due tecnici, coloro che hanno davvero inciso su di lui:

“Antonio Conte, perché è con il tecnico dello scudetto in panchina che l’argentino da ragazzo è diventato uomo. E poi Simone Inzaghi, che rivendica con grande fermezza la capacità delle sue squadre di trovare il gol e di mettere i suoi bomber nelle condizioni ideali per scalare classifiche”.

Contro il Benfica Lautaro sarà in panchina per rifiatare in vista di Napoli, uno snodo cruciale per lo Scudetto e uno stadio mai banale per un argentino.

"Lautaro è l’uomo scudetto per definizione. È il capitano che ha traghettato nel migliore dei modi il rinnovamento del gruppo avvenuto la scorsa estate. Questa Inter ha la stessa fame di tricolore che aveva nel 2020-21 con Antonio Conte in panchina".

Il titolo è il grande obiettivo dei nerazzurri, con Lautaro che vuole continuare a trascinare la squadra di Inzaghi.

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