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I 40 nel mirino
—Per la verità, il problema di non segnare non sembra proprio attuale: 12 reti in 11 giornate, dai tempi di Antonio Valentin Angelillo (19 centri nella stagione 1958-59) un giocatore dell’Inter non segnava di più. Lautaro fa uscire il sole e riporta pure tutti indietro nel tempo. Il destro a girare è degno dei migliori 10 in giro per il mondo. Le sue parole poi sono da capitano, che non fa quasi più notizia. Lautaro viaggia a una media che lo proietta sopra quota 40 gol in campionato, oltre quelle 36 reti firmate da Higuain e Immobile che sono l’attuale record di marcature stagionali nel campionato di Serie A. L’argentino fa gol in tutti i modi. Avesse avuto a disposizione i rigori, chissà dove sarebbe. Ha parlato di squadra matura, ma il più maturo di tutti è proprio lui.
Rinnovo a vita
—Il d.s. Ausilio, in settimana, lo ha eletto a suo colpo più bello. Il presidente Zhang se lo coccola. Al punto di aver dato il via libera ai dirigenti per rinnovargli di fatto a vita il suo contratto. I tifosi non smettono di cantare il coro a lui dedicato. Da tempo l’Inter non aveva in casa un giocatore così rappresentativo. Che, tra l’altro, è il giocatore che più sta incidendo sul campionato. Non sarebbe il primo scudetto in nerazzurro, nel caso, per l’argentino. Ma questo sarebbe certamente il suo. Con la sua firma. Perché l’Inter è ai suoi piedi. Tutto confermato, allora: ieri a Bergamo c’era il sole”, si legge.
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