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"Non è corrida senza Toro, non è Inter (vera) senza Lautaro. Tanto che viene voglia di dar ragione a Francesco Acerbi, che con le sue parole ha provato a togliere un po’ di pressione e un po’ di peso dalle spalle dei compagni". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito all'assenza di Lautaro che ha tolto certezze all'Inter. I gol a partita sono scesi da 2,1 a 1,1 e, tra l'altro, anche Thuram perde efficacia sotto porta quando non c'è il Toro, tanto da essere a secco di reti senza Lautaro (5 partite, 0 gol).
"L’Inter attacca in maniera diversa, senza Lautaro. Ma è tutto il gioco a scorrere in modo meno fluido. La squadra vista a Genova era anche meno brillante dal punto di vista fisico, certo. In ogni caso, in linea generale, il capitano manca a tutti. Manca ai difensori e agli esterni in fase di costruzione del gioco. Quante volte si è vista, l’uscita di palla di prima dalle corsie laterali proprio per Lautaro, che con la sua tipica giocata controlla e allarga sulla fascia opposta: è uno sviluppo classico del 3-5-2 di Inzaghi. A Genova due giorni fa si è visto poco o niente, giusto in avvio con Arnautovic che ha poi portato al tiro Mkhitaryan. Se poi, come accaduto contro il Genoa, di fronte capita una squadra intensa, che scherma Calhanoglu in maniera quasi perfetta, allora le difficoltà si moltiplicano. In aggiunta, Lautaro e Thuram hanno una copertura completa dell’area di rigore. Quando si parla di intesa, si parla anche di movimenti a occupare gli ultimi 16 metri in maniera il più possibile omogenea, cosa che favorisce anche gli esterni di centrocampo: sono spesso loro le fonti di gioco nerazzurre, gli autori dell’ultimo passaggio, e avere un riferimento dentro l’area come Lautaro è certamente un altro andare", aggiunge poi il quotidiano.
Lecce e Genoa sono ormai il passato e Lautaro è pronto a tornare in campo contro il Genoa il 6 gennaio. Giorno entro il quale, secondo La Rosea, ci sarà il rinnovo: "E con il Verona ci sarà anche Lautaro, il cui rientro in gruppo sarà gestito in maniera graduale. Il capitano non vede l’ora. Sarà il prossimo rinnovo ad essere annunciato dopo il tris di ieri, il sì è in agenda nei primi giorni del 2024, probabilmente in tempo per la gara del 6 gennaio, per un ingaggio da 8 milioni di euro netti. È tutto fatto, l’argentino e l’Inter si sono risposati con promessa di matrimonio (almeno) fino al 2028. Il migliore augurio, come si fa di solito, è per la salute. Il resto viene di conseguenza, per l’Inter. E magari anche per gli avversari. Ma questo Inzaghi lo sa già", chiosa la Rosea.
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